Salute

Mussomeli, in parapendio nei cieli delle vallate

Carmelo Barba

Mussomeli, in parapendio nei cieli delle vallate

Gio, 02/06/2016 - 01:00

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Barba Catania 2MUSSOMELI –  Un fine settimana in volo in parapendio, quello di sabato scorso,  per Bruno Catania ed Enzo Barba  che hanno voluto volare e riprendere alcune immagini della zona  Campofranco – vallata  fiume Platani. Già da anni il duo Catania-Barba, appassionati di volo, hanno ripreso dall’alto diversi siti della Sicilia, pubblicandoli successivamente su internet pubblicizzando le bellezze paesaggistiche. Così, Bruno Catania, esperto di volo Deltaplano e parapendio,  da più di 25 anni :  “Il volo libero, sia esso in deltaplano o parapendio, ha realizzato il sogno meraviglioso che da sempre l’uomo ha rincorso fin dalla notte dei tempi. Incarna anche il desiderio di migliorarsi attraverso la continua conoscenza di cose nuove, di misurare il proprio limite staccandosi da terra, innalzandosi al di sopra della dimensione quotidiana; il tutto, nella più totale sicurezza, stante che il parapendio, come erroneamente si crede, non è uno sport estremo, naturalmente lo può diventare, dipende dalla condotta del pilota, ma chi vola per turismo lo fa per godere delle gioie del volo secondo natura, sentendosi parte di essa in una tridimensionalità privilegio solo degli uccelli, e in special modo dei rapaci. Nel parapendio biposto, continua Bruno Catania, il passeggero non deve avere una preparazione specifica, è sufficiente che sia in grado di fare qualche passo di corsa. Il parapendio biposto è detto anche tandem per via della disposizione dell’equipaggio: pilota dietro e passeggero davanti, seduti in due comode imbragature munite di un sistema di cinghie e moschettoni con cui ci si aggancia alla vela. Si ha l’impressione di stare su un’altalena sospesa a centinaia di metri da terra. Il decollo si effettua da un dolce pendio, facendo qualche passo di corsa insieme al pilota, che trovandosi dietro darà le indicazioni più opportune, che in ogni caso sono già state impartite nella fase di istruzione prevolo (briefing). Una volta decollati si cominciano a sfruttare le correnti ascensionali, che consentono di realizzare guadagni di quota a volteBarba Catania 1 considerevoli, permettendo così di spostarsi anche di molti chilometri. Il passeggero, a questo punto, può godersi il momento che sta vivendo, oppure fare foto, o richiedere di essere informato sulle manovre. Qualora le condizioni lo consentano, e se il passeggero lo desidera, il pilota potrà farlo pilotare passandogli i comandi, che constano di due maniglie con le quali si interviene sulla traiettoria e sulla velocità. Alla fine del volo, sia il pilota che il passeggero si prepareranno all’atterraggio uscendo dalla selletta e mettendosi in piedi (corrisponde all’uscita del carrello negli aeroplani); dopo aver toccato terra il passeggero deve cercare di non sedersi, avendo cura di fare qualche passo in avanti. Le basse velocità in cui opera il parapendio ne fanno un mezzo assolutamente sicuro e affidabile, a patto, naturalmente, di non lasciare il cervello sul comodino quando si esce di casa. Ma questa è una regola che bisogna usare in tutte le circostanze.” Bruno Catania  ha conseguito numerosi attestati AeCI, ed è presidente dell’associazione sportiva Ali Sicane.

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