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Unioni Civili, Pagano (AP): “Se fossi senatore non voterei la fiducia”

Redazione

Unioni Civili, Pagano (AP): “Se fossi senatore non voterei la fiducia”

Gio, 25/02/2016 - 12:09

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pagano_640x410-550x352ROMA – “Se fossi senatore non voterei la fiducia e quindi solidarizzo con i senatori del mio partito che decideranno di operare in ugual maniera. Non si può giocare con la propria coscienza che mi inseguirebbe per tutta la vita accusandomi di aver avallato una mediazione il cui risultato in termini di durata andrebbe da natale a santo stefano. Diciamo le cose come stanno: Con questa legge cambieranno le mentalità e l’antropologia e si apriranno le porte a tutte le sentenze più creative che possano esserci”. Lo afferma in una nota il Deputato di Area popolare, Alessandro Pagano.
“Al di là dei tentativi di  miglioramento del testo, il risultato non è per nulla soddisfacente nel senso che queste ‘unioni civili’ sono praticamente simili al matrimonio ex articolo 29 della Costituzione, il che significa che la Corte di Strasburgo, esattamente come già è avvenuto in Austria, farà passare il principio delle adozioni in capo a queste unioni civili motivandola come diritti connessi a un simil matrimonio. Tutti sanno che è così e quindi la mediazione, per quanto ammirevole nello sforzo, è a mio parere assolutamente irricevibile, stante la giurisprudenza consolidata a favore delle adozioni di coppie omosessuali.  Ha ragione il Senatore Sacconi quando dice che il rito con i testimoni, la lettura degli stessi articoli del codice civile, il cognome unico, il comune indirizzo familiare, la presunzione di comunione dei beni, la quota di legittima nell’eredita’, la pensione di reversibilità negata peraltro alle stabili convivenze eterosessuali con figli, si caratterizza un matrimonio, fatto questo che anche un giurista di serie B non potrebbe che confermare. Molto meglio sarebbe stato, andare in aula e votare l’articolato contando sulle contraddizioni interne dei partiti e sul fronte trasversale che di fatto è nato. Tanto, in un modo o nell’altro da oggi la prospettiva sarà solo quella del referendum abrogativo” ha concluso Alessandro Pagano.

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