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Caltanissetta, “gli amici di Bianchino”. “Randagismo, Amministrazione deficitaria. Sindaco si dimetta”

Redazione

Caltanissetta, “gli amici di Bianchino”. “Randagismo, Amministrazione deficitaria. Sindaco si dimetta”

Ven, 11/12/2015 - 08:38

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CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

I gravi avvenimenti degli ultimi giorni, che hanno portato la nostra città alla ribalta nazionale per fatti gravissimi, hanno imposto alle nostre associazioni di volontariato (Comitato Spontaneo “Gli amici di Bianchino”, L.A.V. e W.W.F di Caltanissetta, i gruppi indipendenti “Canuzzi, compagni di strada” e “In cerca di una casa per sempre”) di puntare i riflettori su un problema gravissimo, che da mesi denunciamo, rimanendo inascoltati da parte dell’Amministrazione e venendo travisati da parte dei cittadini, che ci considerano solo “quelli che pensano ai cani”, quello della sicurezza dei cittadini.

Facciamo un passo indietro e torniamo ai problemi che da mesi sia insieme che da singoli abbiamo più volte portato alla ribalta. Quando noi associazioni ci siamo “scontrate” con l’amministrazione l’abbiamo fatto perchè questa si rende inadempiente nell’applicazione di una legge (Legge regionale n. 15/00 sul benessere degli animali e sul randagismo), agevolando il proliferare dei cani randagi e istigando i cittadini ad un’azione che mette a repentaglio la loro sicurezza (non dare da mangiare ai cani). Questa amministrazione non tiene assolutamente conto di quello che è il bene primario della popolazione cioè la sua sicurezza.

E va bene qualcuno dirà: “voi siete di parte” e lo riconosciamo questo, ma proprio per questo siamo consapevoli e qualificati nel dire che si sta ripetutamente ignorando una legge (atto gravissimo dal punto di vista legale, civile e penale).

Ma andiamo ad altri punti: le strade buie (che di sera diventano facile territorio per i malintenzionati), lo scarso controllo da parte delle forze dell’ordine di zone a rischio come Piazza Garibaldi, Provvidenza, Via Kennedy e non solo anche le altre zone sono poco presidiate e controllate la sera (eccezion fatta per i giorni di sabato e domenica quando ci sono i controlli), pulizia della città ignorata in molte zone e di conseguenza proliferare di topi e di problemi di igiene, sulla sicurezza delle strade a livello di buche e marciapiedi è meglio stendere un velo pietoso.

A questo aggiungiamo due fatti gravissimi: il primo il mancato avviso di allerta meteo il 10/11/2015 e la conseguente chiusura delle scuole (come fu fatto nella vicina San Cataldo) e che mise in serio pericolo i cittadini non solo nisseni, ma di altri paesi limitrofi (poichè molti si misero in viaggio per raggiungere scuole e posti di lavoro) ed il secondo quello dell’acqua di poche settimane fa che ha messo in ginocchio cittadini ed esercenti commerciali, costringendoli ad approvvigionamenti idrici esterni, con totale assenza di informazioni da parte degli enti e un totale  assenteismo del Primo Cittadino, incapace di scendere quattro scale ed andare a Caltaqua (Cosa fatta solo negli ultimi due tre giorni della vicenda). In entrambi, i casi abbiamo notato come il nostro Sindaco abbia preso la situazione con molta leggerezza.

Noi, associazioni di volontariato animaliste, da mesi stiamo gridando a squarciagola, come questa Amministrazione sia sorda ed incompetente nel portare avanti e nel risolvere i problemi della città. Siamo in mano a persone che non sono in grado di capire se una materia è di competenza di un assessorato o di un altro, che non comprendono che le leggi non hanno l’opzione “mi piace” o “non mi piace” come su Facebook. Le leggi vanno applicate. Punto.

La legge sul randagismo a Caltanissetta è stata applicata dalle due precedenti amministrazioni Messana  e Campisi, con risultati ottimi, con una collaborazione che andava oltre la mera burocrazia perchè si capiva e si attuava la normativa, perchè non si creava attrito tra i vari uffici comunali, l’ASP, le associazioni animaliste ed il canile convenzionato.

All’ultimo tavolo tecnico, ci siamo scontrati con l’amletica domanda “di quale assessorato è la competenza del randagismo?”. Domanda del tutto assurda e fuori luogo, perchè in ambito nazionale la competenza è del Ministero della Sanità, in ambito regionale dell’Assessorato della Sanità e in ambito comunale (come in tutti gli altri comuni e come da noi con Messana e Campisi) è dell’Assessorato Sanità o almeno cosi dovrebbe essere se non fosse che non lo sanno neanche loro…

E adesso la poniamo noi una domanda: se questo accade per il problema randagismo, immaginate per gli altri problemi che succede?

Il sindaco è responsabile della città, nel momento in cui viene eletto e si prende il suo bello stipendio, si assume dei doveri e dei diritti davanti agli elettori. I suoi compiti non sono legati ad un mi piace o non mi piace personale, ma sono diritti e doveri istituzionali.

Non può rendere il cortiletto davanti al Comune accogliente e poi mandare una città alla deriva (in alcune zone della città sono ancora presenti gli alberi caduti quel 10 novembre!), non può lasciare che la carcassa di un cane rimanga per un mese in bella vista perchè non si sa di chi è al competenza territoriale con tanto di risposta dal Comune di San Cataldo che attribuisce la competenza a Caltanissetta, non può girarsi dall’altro lato quando i cittadini chiedono risposte, chiedono sicurezza, chiedono più controllo delle forze di polizia.

Purtroppo, noi siamo quelli che amano gli animali e quindi non facciamo testo quasi non fossimo anche noi cittadini di questa città. Non fanno testo le 337 persone che hanno firmato per l’applicazione di una legge, non fanno testo i centinaia di volontari che operano sul territorio sostituendosi al comune, non solo per il randagismo, ma anche per il sociale, che raccolgono abiti, cibo per gli indigenti, che si occupano di  rendere migliori  le condizioni di vita degli immigrati o di quella parte dei cittadini che vivono in quella parte della città che è stata “ghettizzata” da questa Grande Piazza, che ha solo spaccato la città in due creando disagi e problemi di circolazione, costringendo attività commerciali a cambiare collocazione dopo piuù di cinquant’anni di attività per potersi salvare.

La nostra città è in ginocchio. I nostri operatori commerciali – soprattutto quelli del Centro Storico – sono allo stremo, i servizi (la mensa scolastica, l’assistenza ai bambini disabili nelle scuole, gli autobus di città, i servizi più elementari) sono o inesistenti o al minimo indispensabile, le proteste degli abitanti delle case popolari di Santa Barbara inascoltate, gente che vive in condizioni di miseria e di disagio che ha bisogno di risposte da parte dell’amministrazione.

 Bene, in virtù del fatto che da mesi denunciamo la totale assenza del Comune, del fatto che stiamo toccando con mano l’incompetenza dei nostri amministratori, la completa mancanza di volontà di risolvere il problema assumendosi responsabilità che toccano al Primo cittadino come  lo stipendio di fine mese, del fatto che la situazione di mancanza di sicurezza ormai è drammaticamente palese, chiediamo, con atto congiunto, che il Sindaco si dimetta e che la città di Caltanissetta venga commissariata fino a nuove elezioni, poichè non riteniamo questa amministrazione in grado di risolvere i problemi della città.

Maria Carmisciano  Presidente del Comitato Spontaneo “Gli amici di Bianchino”,

con il sostegno di  L.A.V. di Caltanissetta – Jessica Natale

W.W.F di Caltanissetta – Ennio Bonfanti

i gruppi indipendenti “Canuzzi, compagni di strada” e “In cerca di una casa per sempre”

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