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San Cataldo, il sindaco Modaffari: “La verità sul bilancio di previsione”

Redazione

San Cataldo, il sindaco Modaffari: “La verità sul bilancio di previsione”

Mer, 29/10/2014 - 18:09

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SAN CATALDO – Dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale della manovra tributaria proposta dall’Amministrazione Comunale (IMU, TASI e TARI), l’altro fondamentale appuntamento è costituito dall’approvazione del bilancio di previsione 2014 e del bilancio pluriennale 2014/2016. Il termine di scadenza per questo adempimento, fissato dal Decreto Ministeriale, è scaduto il 30 settembre scorso e ancora ad oggi l’Amministrazione comunale non ha approvato, come prevede la legge,lo schema del bilancio, unitamente a tutti gli altri atti che costituiscono allegati allo stesso. Certo, questo ritardo non è dovuto ad inerzia o a negligenza ne degli uffici preposti ne tantomeno dell’Amministrazione. La verità è che quest’anno, più degli altri anni, per le motivazioni che andrò ad illustrare, la definizione di uno schema di bilancio di previsione, che rispetti gli equilibri finanziari previsti dalla vigente normativa e che rispetti tutti gli altri vincoli di finanza pubblica, a cominciare dall’obiettivo del patto di stabilità interno, è operazione veramente complessa.

Cominciamo col dire che anche quest’anno sono stati effettuati tagli consistenti ai trasferimenti statali e regionali. I tagli hanno riguardato il fondo di solidarietà comunale,(€-115.500,00), (€-171.222,00 contributo per minor gettito IMU) per quanto riguarda lo Stato,  il quale da anni, secondo la normativa varata da quattro anni ed in continua fase evolutiva, ha perseguito con decisione la strada del federalismo fiscale, per cui al regime dei trasferimenti, si sostituisce l’entrata derivante dai tributi locali, che a causa di ciò sono diventati la fonte di tassazione che oggi forse più dei tributi erariali incide sui redditi dei cittadini (IMU, TASI, TARI, ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF, TOSAP COSAP).La Regione Sicilia,da parte sua, quest’anno ha operato una riduzione drastica dei trasferimenti in conto capitale, (€-162.671,00, 25% in meno rispetto al 2013), mentre è sostanzialmente invariato il trasferimento di parte corrente (€+79.705,00). Da notare che i dati delle assegnazioni regionali risalgono soltanto al 10 ottobre scorso, quindi con grave ritardo rispetto ai tempi di elaborazione del bilancio, che come detto prima doveva essere approvato e quindi già elaborato entro lo scorso 30 settembre. Il bilancio comunale di San Cataldo,presenta anche specifiche criticità, che si aggiungono a quelle dianzi esposte. Infatti, anche nel corso del corrente esercizio finanziario sono maturati cospicui importi di debiti fuori bilancio, derivanti da cause che risalgono anche a molti anni addietro (sentenze per procedure espropriative, parcelle di legali incaricati negli anni scorsi, contenziosi con ditte appaltatrici di lavori etc.). Alle anzidette situazioni debitorie ( che superano i due milioni di euro) , occorre aggiungere i debiti fuori bilancio e altre passività la cui copertura finanziaria è stata  spostata dall’esercizio finanziario 2013 a quello corrente, per € 636.809,53 in forza di una deroga consentita dalla legge vigente.Ciò implica che l’attuale amministrazione dovrà ripianare i debiti maturati nel corso del 2014 per € 832.215,00 ed anche quelli scaturenti dall’esercizio pregresso. A quanto si è detto, occorre aggiungere un incremento della spesa per la pubblica illuminazione, derivante da fatturazione degli anni precedenti pari ad € 500.000,00. A questo quadro già di per se a tinte fosche, bisogna aggiungere che ancora ad oggi non è completata l’operazione di liquidazione dell’Ato Ambiente Cl 1 il quale già con i bilanci di esercizio 2008/2011, ha “regalato” al Comune di San Cataldo un debito complessivo vicino ai quattro milioni di euro, per cui non è ancora definita la situazione debitoria che deriva dalla gestione della società d’Ambito e che potrebbe ulteriormente complicare gli equilibri finanziari del corrente esercizio finanziario o di quello prossimo.

 San Cataldo, 29/10/2014 Giampiero Modaffari

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