Da oggi, trovare un posto su cui sedersi nella sala d’aspetto dell’ospedale Longo non sarà più un problema. Ciò grazie al contributo dell’associazione Photovalley, che ha utilizzato i fondi raccolti dalla vendita dell’ultimo calendario per comperare 72 sedie e donarle al presidio sanitario. L’efficienza ed il comfort di un nosocomio non dipende soltanto dal numero delle apparecchiature in uso, a volte anche una semplice sedia, anziché una vecchia panca, può alleviare la sofferenza di chi attende di essere sottoposto ad una visita o aspetta di conoscere lo stato di salute di un proprio parente. “Quando i ragazzi di Photovalley vennero da me e mi chiesero cosa mancava in ospedale ho pensato alle sedie” dice Alfonso Cirrone Cipolla, direttore di presidio del Longo, che ieri mattina ha fatto da padrone di casa nel corso della consegna ufficiale del “carico” di seggiole alla struttura sanitaria. Con Cirrone Cipolla pure alcuni dei componenti dell’associazione, guidati dal presidente Vincenzo Sacheli, e i rappresentanti dei Comuni della zona: per Mussomeli il vice sindaco Sebastiano Sorce, per Acquaviva il vice sindaco Giuseppe Caruso, per Sutera il sindaco Totò Grizzanti. La consegna delle sedie è servita a Cirrone Cipolla per sottolineare gli ultimi risultati della struttura sanitaria, con l’introduzione di nuovi servizi. “Nell’ultimo anno- ha annunciato trionfalmente il direttore di presidio- c’è stato un aumento delle prestazioni del 30%”. Un’impennata degli utenti a cui bisognava fare fronte con un migliore e più efficiente servizio di accoglienza. A conclusione della presentazione, gli stessi sindaci e i soci della Photovalley hanno trasportato alcune sedie dagli uffici al piano terra fino alla sala d’aspetto di Chirurgia, al primo piano. Intanto Vincenzo Sacheli, presidente del gruppo di appassionati di fotografia sottolinea: “Con impegno e passione abbiamo coinvolto la gente comune e le istituzioni in un progetto di beneficenza che, come i precedenti, è nato e si è concluso con il solo obiettivo di venire incontro a qualche esigenza collettiva. Ringrazio quanti richiedendo il calendario, con il loro contributo, hanno reso possibile questa donazione”.