PALERMO –  “La corruzione e’ uno dei mali maggiori del nostro secolo ma anche di quello passato. Tangentopoli, che e’ stato un fenomeno molto diffuso, ha certamente prodotto dei cambiamenti nelle strutture della politica ma non ha mai eliminato del tutto questo fenomeno. Proprio per questo, il primo giorno che sono stato senatore, ho presentato un disegno di legge contro la corruzione ma anche per colpire il riciclaggio del denaro sporco. Tutto questo pacchetto di reati vanno rivisti per dare degli strumenti ai magistrati e forze dell’ordine per reprimere questi fenomeni”. Lo ha detto a Palermo il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo alla “Giornata della memoria e dell’impegno contro le mafie”, a Palazzo dei Normanni, rispondendo alle domande poste da studenti delle scuole siciliane sui modi per reprimere efficacemente la corruzione. “Poi -ha aggiunto- c’e’ il problema di far emergerei i reati: e’ difficile perche’ la legge prevede che vengano puniti sia il corrotto sia il corruttore. Bisogna incentivare gli strumenti usati con successo con la criminalita’ organizzata internazionale, come le intercettazioni e i collaboratori di giustizia che hanno benefici se collaborano”.

“Quando ciascuno fara’ solo il proprio vantaggio o del proprio gruppo o comitato d’affari, penso che non ci sara’ nessuna manovra economica, nessuna forma di stabilita’ che possa riuscire a cambiare questo Paese. E allora abbiamo bisogno di un vento che spazi via tutto cio’. Bisogna ricostruire la democrazia, ripartire dalla base, dalle riforme. E’ necessario trasmettere nuova energia alle istituzioni con la cultura della partecipazione, della trasparenza, della responsabilita’, avvicinando questi giovani alla politica, quella sana pero'”. Cosi’ a Palermo il presidente del Senato, Pietro Grasso, alla “Giornata della memoria e dell’impegno contro le mafie”