PALERMO – “Una delle intelligenze piu’ fertili della nostra Sicilia”. Cosi’ il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha salutato stamattina il politico e giornalista Emanuele Macaluso che ha compiuto novant’anni lo scorso 21 marzo. L’Ars lo ha celebrato con un incontro dibattito nella sala gialla di Palazzo dei Normanni. Siciliano di Caltanissetta che fu segretario regionale della Cgil fino al ’56, per passare al comitato centrale del Pci e nella segreteria centrale negli anni 60, Macaluso e’ stato protagonista delle svolte storiche nazionali negli anni della guerra fredda e della riforma agraria. Direttore de “L’Unita'” negli anni ’80. Fu amico di Togliatti, sebbene spesso in contrasto con le sue idee, e sulla figura del leader comunista ha recentemente scritto un libro. Al dibattito di oggi, con Macaluso c’erano gli ex parlamentari Salvo Ando’, Luigi Colajanni e Francesco Forgione, e i rettori delle universita’ di Palermo ed Enna, Roberto Lagalla e Giovanni Puglisi. “La tenacia di uomini come Macaluso hanno fatto la storia di questa nostra terra e non solo -ha aggiunto Ardizzone- egli ha saputo lanciare un messaggio ancora oggi attuale, che ci fa riflettere e ci fa pensare che l’autonomia siciliana non ha avuto sempre effetti negativi”. Macaluso e’ intervenuto con toni affatto teneri e ha rivolto un appello alla politica sulle condizioni di lavoro dei giovani siciliani: “Non e’ ammissibile che dopo tanti anni ci siano ancora tanti giovani che per trovare un avvenire devono emigrare. Non emigrano piu’ braccianti e contadini, come avveniva negli anni ’60, ma ragazzi laureati e diplomati. Ritengo -ha proseguito Macaluso- che questa Regione deve essere profondamente riformata ed innovata, spero che chi governa oggi la Sicilia lo possa fare con un impegno ed un’attenzione particolare che finora non mi pare ci sia stata”.
Dom, 21/12/2025 - 10:43

