GELA – Quattordici distributori automatici di sigarette irregolari e altrettante segnalazioni nei confronti dei rispettivi tabaccai all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato è il bilancio dei controlli condotti dagli uomini della Guardia di Finanza di Gela che, a seguito di accertamenti effettuati nel tempo, hanno rilevato la presenza di “self-service” di tabacchi che consentivano l’acquisto di sigarette anche a minorenni. I finanzieri agli ordini del Cap. Massimo Devito, nell’ambito di una specifica attività di servizio rivolta al contrasto del fenomeno del tabagismo da parte dei minori, svolta “a tappeto” nei giorni scorsi nei confronti delle rivendite di tabacchi dotate di distributori automatici di sigarette, nei comuni della propria circoscrizione di servizio (Gela, Niscemi, Mazzarino e Butera), hanno segnalato all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato 14 titolari di rivendite di tabacchi per essersi resi responsabili della violazione di cui all’art. 20 della Legge 556/1977.
Per evitare che le sigarette vengano vendute ai minori, infatti, le recenti normative prevedono che i distributori automatici debbano essere dotati di un lettore di schede magnetiche, simile a quello dei bancomat, nel quale va inserita la tessera sanitaria o altro documento rilasciato dalla Pubblica Amministrazione, che permetta di individuare l’età dell’acquirente. Se viene inserito il documento di un minorenne il distributore non dovrebbe permettere l’erogazione delle sigarette.
I militari del Nucleo Mobile della Compagnia hanno quindi proceduto, per alcune notti consecutive, al controllo dei distributori automatici del circondario, accertando che ben quattordici di essi avevano il sistema di riconoscimento dell’età disattivato, permettendo così l’acquisto dei tabacchi anche a clienti minorenni, in violazione alla normativa vigente in materia.
A seguito della segnalazione della Guardia di Finanza, l’A.A.M.S. potrà adesso applicare nei confronti dei responsabili la sanzione prevista dall’art. 35 (sanzione amministrativa) o, nei casi più gravi, quella prevista dall’art. 34 (revoca della gestione) della Legge 22 dicembre 1957 n. 1293.
Le modalità di alterazione del congegno di lettura dati rinvenute sono diverse, ma tutte efficacissime. Si va dal semplice “spegnimento” del lettore fino ad arrivare al “taroccamento” vero e proprio del dispositivo che, seppure in funzione, consentiva l’erogazione del prodotto con l’introduzione di qualsivoglia scheda delle dimensioni richieste, fosse anche il bancomat o la tessera fedeltà di qualche supermercato.
I controlli volti al contrasto del fenomeno del tabagismo, unitamente a quelli condotti nel settore dei giochi e delle scommesse, che pur essendo vietate ai minori restano una piaga che nei casi più gravi può sfociare nella cosiddetta ludopatia, si inseriscono in una più ampia casistica di servizi che vedono la G.di F. porsi a tutela dei più giovani, che rappresentano e sono il futuro del Bel Paese.