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Raccolta differenziata, interviene Naro: questa giunta distrugge ciò che piace alla gente

Redazione

Raccolta differenziata, interviene Naro: questa giunta distrugge ciò che piace alla gente

Sab, 10/11/2012 - 09:01

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SAN CATALDO – E’ polemica a San Cataldo sulla raccolta differenziata. Molti cittadini si erano abituati con il sistema del progetto sperimentale del quartiere Cristo Re che prevedeva il conferimento dei rifiuti, inseriti in un sacchetto con codice a barre differenziato per carta, plastica e vetro in uno scarrabile. Il sistema prevedeva poi che gli stessi sacchi, nominali per famiglia, venissero pesati in modo da stilare una graduatoria sulla base della quale sarebbero stati assegnati dei bonus. Oggi si ritorna alle vecchie campane della differenziata, anche perché secondo quanto riferito da Ato e amministrazione comunale quello attuale è un sistema molto meno costoso per la comunità. A difesa delle posizioni dei tanti cittadini ormai affezionati al progetto di Cristo Re interviene Vincenzo Naro. “La raccolta differenziata nel quartiere Cristo Re è stata un
grandissimo successo. Si è trovato un ottimo mezzo per sensibilizzare la città. La gente ha reagito bene, di fatti oggi vi sono lamentele perché i cittadini si vedono privare di un servizio efficiente, efficace ed economico, oltre che logisticamente ottimo. Esprimo molti dubbi sul porta a porta e penso che non si può distruggere ciò che si è fatto fino ad oggi. Purtroppo la giunta sinistrosa sancataldese reputa corretto mandare all’aria un progetto collaudato per attuare qualcosa di incerto e che non è detto che funzioni a San Cataldo che non è un paesino di pochi abitanti ma una città complessa molto sviluppata in
altezza e piena di palazzi. I cittadini trovavano comodo gettare i sacchetti negli scarrabili invece delle singole bottiglie nelle campane. Tutto ciò provoca già disagi, oltre la perdita di motivazione dei cittadini. In attesa che il porta a porta prenda piede si poteva benissimo far convivere le due modalità. Purtroppo c’è molta scelleratezza nell’attività politica della sinistra
sancataldese, dall’aumento delle tasse, alle scelte di bilancio, alle scelte sul personale dipendente come il caso Cirrito”.

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