Salute

Chiarenza e Giannone: “Prioritaria la lotta alla corruzione”

Redazione

Chiarenza e Giannone: “Prioritaria la lotta alla corruzione”

Mer, 25/05/2011 - 09:27

Condividi su:

Pubblichiamo una lettera del segretario generale della Cgil Nino Giannone, e del Silp Davide Chiarenza.

“Il progresso sociale di una comunità passa attraverso il risveglio della cittadinanza ovvero quel diritto che i prepotenti di ogni specie vogliono negare. Ove la cittadinanza viene meno, i poteri criminali proliferano e si collocano laddove i cittadini sono indifferenti. La nostra comunità ha bisogno di un fattivo impegno di tutti i cittadini affinché si possa garantire lo sviluppo economico, il rispetto dell’ambiente, il miglioramento delle vie di comunicazione (vedasi strade e ferrovie da terzo mondo) e la certezza del diritto. Oggi non servono investimenti marginali e temporanei; è necessario offrire condizioni di vivibilità reali e non virtuali ad ogni cittadino laborioso ed onesto per la crescita economica e sociale della nostra città e dei nostri territori. La lotta al crimine e soprattutto alla corruzione deve essere un’azione sinergica e sistemica di tutta la pubblica amministrazione. La lotta alla mafia sarà efficace quando si combatterà con determinazione la corruzione che alberga negli uffici pubblici.  La cittadinanza non deve essere fatta solo di diritti ma soprattutto di doveri, in altre parole, occorre l’impegno responsabile di ciascuno di noi per dire basta ad ogni forma di violenza, sopruso ed illegalità. Dobbiamo superare la fase in cui la burocrazia, l’intrallazzo ed i favori prevalgono sulla capacità di cambiare. Quest’impegno inizia a vivere in tanti studenti, in molte associazioni professionali ed imprenditoriali ed in numerosissimi lavoratori. I poliziotti democratici nisseni e la camera del lavoro di Caltanissetta auspicano che il rinnovamento culturale in corso possa investire ogni realtà territoriale, politica ed istituzionale della nostra provincia. Bisogna insistere ad insegnare ai giovani ed in particolare ai bambini della scuola primaria, il rispetto dell’altro, dell’accoglienza, delle regole e della diversità come fonte di arricchimento culturale; a rifiutare i compromessi sui valori e a pretendere i loro diritti senza che qualcuno li trasformi in favori. In definitiva possiamo e dobbiamo cambiare l’agire sociale, politico ed istituzionale di chi ricopre un ufficio o una carica pubblica ed avvicinarla al dettato costituzionale ovvero al servizio della gente e del bene comune”.

Pubblicità Elettorale