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Missione spaziale Futura, per l’Italia il direttore è il nisseno Totò Pignataro

Redazione

Missione spaziale Futura, per l’Italia il direttore è il nisseno Totò Pignataro

Mar, 25/11/2014 - 17:08

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imageCALTANISSETTA – C’è anche un… bel po’ di Caltanissetta nella missione spaziale “Futura” che per la prima volta ha portato una donna italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti. Non tutti sanno che l’ingegnere siciliano, Salvatore Pignataro, direttore della missione per l’Agenzia spaziale italiana, seppur nato a Catania, ha vissuto molti anni nel capoluogo nisseno. I suoi genitori, Nicolò Pignataro (poliziotto in pensione) e Tonina Leanza (maestra in pensione) che risiedono a Caltanissetta, sono di Adrano.

Salvatore Pignataro, 48 anni, ingegnere aeronautico, è responsabile per conto dell’Asi della utilizzazione e delle operazioni legate alla stazione spaziale e direttore della missione “Futura” (di cui è incaricata la Cristoforetti) per quanto concerne la gestione di tutti i payload, in coordinamento con la Nasa per quanto riguarda l’integrazione degli hardware e degli esperimenti sulla Stazione spaziale, e con l’Esa (Agenzia spaziale europea) per gli accordi di collaborazione su alcuni degli esperimenti che la giovane donna astronauta dovrà realizzare nel corso dei sei di permanenza nello spazio. Nello specifico Pignataro si occupa dei progetti (la missione “Futura” ne prevede in tutto 200, di cui dieci dell’Asi): “Wearable monitoring” e “Drain brain”, concernenti la biomedicina. Ha collaborato per questi ed altri progetti precedenti con la Cristoforetti, da ultimo, con Luca Parmitano e Nespoli, gli astronauti italiani incaricati di svolgere missioni nello spazio.
Nato a Catania il 2 gennaio 1967, ma residente a Caltanissetta fino al ‘93, Pignataro, dopo la maturità classica conseguita al liceo “Ruggero Settimo” e la laurea in ingegneria aeronautica presso l’Università degli studi di Palermo, ha seguito un master di specializzazione in fluidodinamica a Bruxelles, in Belgio, iniziando a lavorare dopo qualche tempo all’Augusta, l’indutria italiana di Elicotteri. Dal 2001, superato il concorso nazionale (un solo posto in tutta Italia) lavora in pianta stabile all’Asi.
È stato dal 2003 al 2007 program manager dei Nodi 2 e 3 e del PMM (permanent multipurpose module), i moduli cargo pressurizzati a firma italiana per il trasporto verso la Stazione spaziale d’equipaggiamento, rifornimenti ed esperimenti, di cui uno, Leonardo, è stato agganciato in via permanante alla Iss (International space station) con funzioni logistiche ed abitative. Per il successo del progetto “Leonardo” il giovane ingegnere nisseno ha ottenuto nel 2010, insieme al team di lavoro, il prestigioso riconoscimento internazionale ” NASA group achievement award”, a cui ha fatto seguito nel 2011 il premio “NASA silver snoopy award” per il lavoro di coordinamento della utilizzazione nazionale della Iss.