Marijuana, revolver e munizioni. È quanto scoperto dai finanzieri del Comando provinciale di Palermo in una villetta di Altavilla Milicia. Arrestata una coppia di palermitani che gestivano una piantagione indoor di cannabis. La villetta era stata individuata attraverso i droni: all’interno, nascosta da pannelli di compensato, la piantagione di marijuana. Nella villetta, dislocata su tre livelli, erano sempre attivi giorno e notte i condizionatori d’aria con sproporzionati consumi di elettricità. L’impianto elettrico della serra era alimentato da un allaccio abusivo che negli ultimi cinque anni aveva prodotto un ammanco, calcolato dai tecnici dell’Enel, pari a 67mila euro. Alcune finestre, inoltre, erano state oscurate dall’interno: circostanza questa che, insieme con il forte odore di marijuana che si propagava verso l’esterno, ha confermato i sospetti degli investigatori. A questo punto è scattato il blitz, con il supporto delle unità cinofile specializzate, e i cani Mindy e Anouk hanno scoperto la sofisticata serra indoor per la produzione di marijuana dotata di impianto elettrico indipendente, lampade a Led, deumidificatori e un sistema di ventilazione perfettamente funzionante creato ad hoc per favorire una rigogliosa fioritura delle piante. Trovati anche 600 grammi di marijuana già essiccata, pronta per essere confezionata e immessa sul mercato. Nel giardino adiacente all’abitazione, inoltre, i finanzieri hanno scoperto un fusto in plastica con all’interno 13 confezioni sottovuoto di marijuana per ulteriori 1,3 chili. Avvolta in un panno anche una pistola revolver Smith Wesson calibro 38 Special, con il caricatore carico e 29 cartucce. In una stanza, inoltre, all’interno di un armadio, è stata scoperta un’altra pistola copia perfetta di un revolver a salve, presumibilmente pronta per essere modificata e resa una vera e propria arma da fuoco. I due arrestati, nonostante vivessero in un contesto di agiatezza, percepivano illegalmente il Reddito di inclusione.
di Redazione 3
Sab, 13/12/2025 - 13:31

