CALTANISSETTA – Il catrame è fresco, il tappetino d’asfalto è stato sistemato e le strade oggi appaiono bellissime, lisce e uniformi come non si vedevano da vent’anni. In diverse vie della città sono già comparsi i cartelli che avvisano: da un momento all’altro partiranno i lavori per il rifacimento della segnaletica. È probabile, però, che per la posa definitiva delle strisce orizzontali si debba attendere dopo Ferragosto, come già avvenuto in passato.

La storia locale non rassicura. Le strisce pedonali e le linee di corsia, a Caltanissetta, sono spesso splendide il giorno della posa e già dopo poche settimane perdono contrasto fino a diventare quasi invisibili. Un mistero che si ripete da anni: bellissime da vedere mentre vengono tracciate, praticamente sparite poco dopo. Non a caso, molti cittadini, con ironia amara, usano un detto molto diffuso dalle nostre parti: “la segnaletica dura da Natale a Santo Stefano”, e il significato è fin troppo chiaro.

L’unica eccezione riguarda il centro storico, dove gli attraversamenti pedonali coincidono con basole di pietra lavica, come in via Maddalena Calafato o lungo Corso Vittorio Emanuele. In particolare, quelli che da Piazza Garibaldi attraversano verso Corso Vittorio Emanuele, realizzati già molti anni fa durante i lavori di riqualificazione della Grande Piazza, utilizzano pietra lavica proveniente dall’area etnea. Qui la visibilità è rimasta inalterata nel tempo, senza bisogno di ritocchi.

Il problema, però, riguarda il resto della città e non è solo estetico. È una questione di sicurezza: senza segnaletica chiara aumenta il rischio per pedoni, ciclisti e automobilisti. In altre città italiane, anche il Codacons ha sollevato il caso, evidenziando attraversamenti cancellati dopo pochi giorni e chiedendo controlli sui lavori, ricordando che l’utente finale è sia chi guida sia chi attraversa.

Sul perché accada, i pareri si dividono. Da un lato, c’è chi parla di asfalti troppo porosi che “bevono” la vernice; dall’altro, chi sostiene che il problema sia nella qualità del prodotto usato. Sul mercato esistono vernici per segnaletica a base di resine acriliche, clorocaucciù o sistemi bicomponenti ad alto spessore, capaci di mantenere aderenza e colore per molti mesi. Sono più costose, ma anche più durature. Se invece, per essere competitivi nelle gare d’appalto, si opta per materiali più economici, il risultato è destinato a svanire in fretta, come purtroppo avviene in gran parte delle strade cittadine.
Caltanissetta oggi ha un patrimonio rinnovato: strade lisce e uniformi. Il passo successivo è garantire una segnaletica orizzontale di qualità, applicata a regola d’arte e mantenuta nel tempo. Perché un asfalto perfetto senza linee visibili è un lavoro lasciato a metà.

