Alle 15 di oggi si è chiusa ufficialmente la “due giorni” di voto dedicata alla consultazione referendaria. Il dato finale a livello nazionale si è attestato intorno al 30%, ben lontano dal quorum del 50% previsto dalla Costituzione. La regione con la partecipazione più alta è stata la Toscana, con il 39% di affluenza, mentre la Calabria ha registrato il dato più basso, fermandosi al 22,6%. Poco sopra la Calabria si posiziona la Sicilia, con un’affluenza media del 23,4%, e ancor peggio ha fatto il Trentino-Alto Adige, che ha chiuso con il 20,2%.
A Caltanissetta, su 46.812 aventi diritto al voto, hanno votato soltanto 11.192 cittadini, pari a un’affluenza media del 23,89% sui cinque quesiti referendari. Di seguito i dati definitivi dell’affluenza nel comune nisseno, aggiornati alle 15:00 di oggi:
Reintegro licenziamenti illegittimi: 11.190 votanti (23,89%)
Uomini: 5.185 – Donne: 6.005
Licenziamenti e limite indennità: 11.188 votanti (23,89%)
Uomini: 5.183 – Donne: 6.005
Tutela contratti a termine: 11.189 votanti (23,89%)
Uomini: 5.184 – Donne: 6.005
Responsabilità infortuni sul lavoro: 11.192 votanti (23,90%)
Uomini: 5.186 – Donne: 6.006
Cittadinanza italiana: 11.184 votanti (23,88%)
Uomini: 5.183 – Donne: 6.001
Il dato conferma un trend preoccupante che non riguarda solo la Sicilia ma l’intero Paese. Il referendum, strumento principe della democrazia diretta e partecipativa, è stato sostanzialmente ignorato da oltre due terzi degli elettori italiani. Le cause? Forse la crescente sfiducia verso la politica e le istituzioni, o l’incapacità della classe dirigente di coinvolgere davvero i cittadini. Ma non va sottovalutato nemmeno il caldo torrido che ha investito l’Italia in questi giorni: in Sicilia e altrove, molti hanno preferito la spiaggia ai seggi.
Resta il fatto che i quesiti referendari non hanno raggiunto il quorum e dunque non avranno effetti concreti. Un’occasione mancata per riaffermare il valore della democrazia diretta e un segnale di malessere civico che dovrebbe far riflettere. Quando la partecipazione scende così in basso, le fondamenta stesse della vita democratica rischiano di indebolirsi.