BOLOGNA – Cifa Italia, Fonarcom e Confsal avviano una svolta strategica sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, puntando a trasformarla da semplice adempimento normativo a vera e propria leva per lo sviluppo d’impresa. Il nuovo contratto collettivo nazionale firmato dalle tre sigle introduce strumenti innovativi, tra cui l’impiego dell’intelligenza artificiale per la valutazione predittiva dei rischi, e una valorizzazione concreta del ruolo del preposto, figura fondamentale nel sistema di prevenzione aziendale. Quest’ultimo sarà oggetto di nuove tutele economiche e assicurative, oltre a una formazione obbligatoria da ripetere ogni due anni.
A sostenere questo cambio di paradigma è anche la proposta avanzata dalla Confsal, che ha redatto un Decalogo della sicurezza, al cui centro vi è la creazione di un polo unico all’interno dell’INAIL che riunisca funzioni di vigilanza, consulenza e formazione. Inoltre, si propone il reclutamento di 5.000 nuovi ispettori tecnici attraverso procedure semplificate e il riconoscimento di incentivi alle imprese virtuose, come l’esenzione per tre anni dal premio INAIL a quelle che adottano modelli organizzativi asseverati.

Il segretario generale di Confsal, Angelo Margiotta, ha sottolineato con fermezza l’urgenza del tema, definendo “mille morti l’anno sul lavoro un numero maledetto” e invocando provvedimenti straordinari insieme a una regia unica presso l’INAIL per una prevenzione realmente efficace.
Sulla stessa linea anche Andrea Rapacciuolo, ispettore del lavoro, che ha evidenziato la necessità di garantire una formazione reale e non meramente formale, svincolata dalla semplice consegna di attestati. A chiudere il cerchio è stato il presidente di Cifa, Andrea Cafà, che ha dichiarato: “La sicurezza è un investimento, non un costo”, ricordando come Fonarcom sia stato il primo fondo interprofessionale a finanziare percorsi formativi sulla sicurezza con standard qualitativi elevati.
L’iniziativa rappresenta un modello ambizioso, che mira a rafforzare la cultura della prevenzione e a incidere concretamente sulla riduzione degli infortuni e delle morti sul lavoro, attraverso una visione sistemica e integrata della sicurezza.