Dopo le elezioni di secondo livello. Martedì alle 18 la convocazione dei dieci eletti Tesauro dovrà nominare i 5 assessori, rimane la grana della Giunta comunale.
Quindici giorni dopo aver conosciuto gli esiti delle elezioni dei consiglieri del Libero consorzio comunale di Caltanissetta è prevista per martedì (orario fissato ore 18) la cerimonia di insediamento dei dieci consiglieri provinciali chiamati a dare una impronta politica all’ente. E sul versante politico già Tesauro ha messo la sua impronta facendo tappa agli uffici di piazza Roma a Gela e qui ha intenzione di istituire uno staff presidenziale. Tesauro “piglia tutto” già da qualche giorno lavora per conoscere nei dettagli l’ente provinciale e si sta confrontando con i tecnici anche
se c’è da registrare (così come sta accadendo in tanti enti pubblici) la carenza di personale. Così quei pochi rimasti (molti dei quali contrattualizzati dopo anni di precariato) stanno cercando di portare avanti tutte le istanze. Martedì invece è il tempo della festa, dei giuramenti per la fedeltà alla Costituzione italiana e al rispetto delle leggi. Ad insediarsi al libero consorzio ci sarà Gianluca Micciché consigliere comunale di Forza Italia a Caltanissetta (per lui un ritorno alla provincia dove ha ricoperto anche il ruolo di assessore), il sindaco di San Cataldo Gioacchino Comparato (Movimento 5 stelle), il sindaco di Riesi Salvatore Sardella (Forza Italia), il consigliere comunale di Gela Antonio Cuvato (Pd), il presidente del consiglio comunale di Caltanissetta Gianluca Bruzzaniti (Fratelli d’Italia), il consigliere comunale di San Cataldo Rosario Sorce (Forza Italia), il consigliere comunale di Serradifalco Basilio Martino (Lega), la consigliera comunale di Caltanissetta Annalisa Petitto (area civica), il consigliere comunale di Butera Filippo Balbo (Grande Sicilia – Mpa) e Rosario Carapezza, sindaco di Resuttano che si è candidato con la lista “Civici per il nostro territorio” in cui i candidati erano alcuni sindaci del Vallone.
Solo una donna tra dieci consiglieri tra questi ci sono quindi anche
tre sindaci – e tra loro Tesauro dovrà scegliere anche i cinque assessori
che lo dovranno affiancare in questa nuova avventura. Il tragitto
però sembra essere tracciato visto che può contare sui quattro consiglieri eletti in Forza Italia (Micciché, Sardella, Sorce e Balbo che rappresenta Grande Sicilia) con l’aggiunta di Gianluca Bruzzaniti che pur essendo candidato con Massimiliano Conti lo stesso che lo ha accolto e lo abbracciato per ben due volte nel momento in cui si è conosciuto l’esito elettorale.
Per Tesauro conclusa la parantesi delle cerimonie alla provincia sarà il tempo delle scelte. C’è Grande Sicilia che lo pressa per fare entrare in giunta Totò Licata di Orgoglio nisseno perché i loro voti – come ha più volte sostenuto Giancarlo Cancelleri – sono stati determinanti per l’elezione al Libero consorzio e sono riusciti a fare salire il consigliere Balbo. E l’obolo
politico da pagare era l’assessorato al posto di Oscar Aiello. Ma anche
Ermanno Pasqualino è sulla porta per uscire per fare spazio a Marcello
Mirisola (mister preferenze alle scorse amministrative con ben 971
consensi) che subito dopo l’approvazione del bilancio è rimasto un po’ sull’Aventino tanto da essere stato nuovamente corteggiato da Tesauro.
Da martedì in poi per il primo cittadino di Caltanissetta non ci sono sconti. Ci sono i debiti politici da pagare e importanti adempimenti da portare al Consiglio comunale.
E riuscirà a mettere la pace tra i suoi per Tesauro potrebbero iniziare le grane per un uomo che finora è stato presidente del Consorzio universitario e che si ritrova a dover gestire due enti, di cui uno – il Libero consorzio di
Caltanissetta – in cui c’è una società in house che deve essere rilanciata
dopo le conseguenze economiche che già hanno vissuto i lavoratori
che hanno firmato delle conciliazioni pur di fare quadrare i conti.