L’Istituto comprensivo “Don L. Milani” di Caltanissetta si è classificato primo istituto siciliano per “l’utilizzo sperimentale del Gioco quale mezzo di prevenzione in materia di disturbi dell’apprendimento e del neurosviluppo” con la progettazione “EtiCantieriTeatrali2025”. Il bando era promosso dalla Regione Siciliana per l’anno scolastico 2024/2025. L’avviso pubblico a cui hanno partecipato le scuole dell’infanzia e primarie sia statali che paritarie della Sicilia richiedeva di presentare una proposta progettuale finalizzata alla realizzazione di un percorso che potesse favorire lo sviluppo armonico delle capacità cognitive, motorie e sociali dei bambini delle scuole dell’infanzia e primarie. La “Don Milani”, diretta dal professore Antonio Diblio, ha partecipato con il progetto “EtiCantieriTeatrali” ideato e realizzato da Diletta Costanzo (formatore teatrale con specializzazione in “Neuroeducazione ed educazione emozionale”) già in sperimentazione attiva dal 2022 all’interno dall’istituto dagli esperti e dagli operatori di Naponos Teatro Etico, associazione teatrale di Caltanissetta. Il progetto (che ha già coinvolto dal 2022 al 2024 240 minori dai 4 ai 10 anni) prevede la sperimentazione della metodologia di “arteterapia ludica” con il coinvolgimento diretto di bambini e bambine della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, per un totale di oltre 200 ore in orario curricolare per un totale di 120 alunni. Da Ottobre 2024 e fino al Giugno 2025 ciascuna classe intraprenderà un percorso ideato e attuato dal tutor di Naponos secondo modalità laboratoriali. Il percorso comprenderà incontri di teatroterapia (condotti da Diletta Costanzo e Adriano Dell’Utri), incontri di danzaterapia metodo Maria Fux (con Josephine Giadone), incontri di musicoterapia (con Danilo Lapadura per Ritmamente Onlus), con la supervisione della Dott.ssa Francesca Romana Falzone, psicologo clinico, esperta in psicoterapia cognitiva. Gli incontri interesseranno anche i docenti e i genitori degli alunni, che saranno coinvolti attivamente all’interno del progetto mediante un approccio combinato di lezioni frontali e tecniche di educazione non-formale (didattica inclusiva e interattiva, psicopedagogia evolutiva, psicomotricità, disturbi dell’apprendimento e del neurosviluppo e la loro individuazione precoce anche tramite un approccio ludico, valore educativo e preventivo del Gioco e strumenti per una sua coerente integrazione entro le pratiche didattiche). “Se chiedo a 20 bambini di imparare a memoria la tabellina del 3, non meno di 4 di loro mostreranno delle difficoltà di apprendimento, o, semplicemente, “resisteranno” alla “consegna” ricevuta. Ma se io chiedo a 20 bambini di imparare una nuova canzone che ha per testo la tabellina del 3, in uno spazio temporale compreso tra i 2 minuti e i 6 minuti, il 100% di loro sarà in grado di canticchiare la canzone. Ma se la “consegna” è la stessa, perchè il risultato è diverso? Perchè è stato applicato un approccio ad ‘imparare’ diverso” dice il tutor del progetto, Diletta Costanzo. “Non c’è nulla di straordinario in questo: da sempre il Gioco e tutte le arti potenziano la capacità di apprendimento dei più piccoli di oltre il 60%. Sviluppare i mezzi e le abilità espressive (voce, corpo, immaginazione, emotività, velocità, senso ritmico, gestualità…) attraverso le artiterapie trasmette a bambini e bambine una maggiore consapevolezza circa il proprio corpo, i propri strumenti intellettuali e i propri stati emotivi”.
di Redazione 3
Sab, 14/06/2025 - 20:46