Salute

Pasqua, riti sacri e suono tamburi: a Gangi torna millenaria processione delle Palme

Redazione

Pasqua, riti sacri e suono tamburi: a Gangi torna millenaria processione delle Palme

Mer, 20/03/2024 - 12:57

Condividi su:

Antichissimi riti sacri e il richiamo per i fedeli con il suono ritmato dei grossi tamburi. Domenica prossima il borgo di Gangi (Palermo) è pronto a celebrare la sua speciale Domenica delle Palme, una delle dieci manifestazioni sacre più importanti d’Italia.

Un patrimonio immateriale tra fede, storia e cultura. Un rito millenario, la ‘processione delle Palme’, dove sarà il ritmare cadenzato dei tamburi, che si diffonde lungo il dedalo di viuzze del centro medievale, ad annunciare l’ingresso di Gesù Cristo in Gerusalemme. Durante il corteo sacro i confrati delle dodici confraternite (Santissimo Salvatore; Anime Sante del Purgatorio; Santissimo Sacramento; Trinità, Gesù, Maria e Giuseppe; Madonna del Divino Parto; Madonna della Catena; Maria Santissima Annunziata; Maria SS degli Agonizzanti; Maria SS del Carmine; Maria SS del Rosario e San Giuseppe dei Poveri) incedono lenti, indossando le tradizionali casacche con le effigi dei santi protettori.

A turno portano a spalla le pesanti palme, fissate attorno a un asse centrale in legno detto ‘cunocchia’. Palme adornate con fiori e datteri ma principalmente con minuscole manifatture ottenute abilmente dall’intreccio delle foglie più tenere delle palme e ancora con l’effigie della confraternita realizzata dall’artista del pane Francesco Lo Giudice.

Ogni confraternita sarà preceduta da due Tamburinara che indossano le ‘rubriche’, antichi paramenti sacri del Settecento ricamati in oro e argento. Il programma prevede alle 7.30, davanti il sacrato della chiesa di san Paolo, la ‘spartenza’, la divisione e l’allestimento delle Palme che saranno portate in processione. Alle 10 in Chiesa Madre vi sarà la benedizione delle Palme, poi il corteo sacro con il suo incedere lento raggiungerà la Chiesa del Santissimo Salvatore, dove, alle 10.30, è previsto un momento di preghiera con ‘Memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme.

Dopo il periplo lungo la parte alta dell’abitato la processione farà ritorno in Chiesa Madre, in cui è previsto l’antico rito della ‘porta della Chiesa’ (il sacerdote con la croce in mano busserà per ben tre volte al portone prima di entrare). Seguirà la celebrazione della messa solenne che sarà preceduta da uno dei momenti più attesi: la ‘Tamburinata’.

I ventiquattro Tamburinara, due per ogni confraternita, daranno luogo a una spettacolare ed emozionante esibizione percuotendo contemporaneamente gli enormi tamburi con ritmi ben cadenzati. Un suono che è possibile udire anche a distanza di chilometri. Ad accogliere questo spettacolo, un clima festoso, sarà lo spiazzo sotto gli archi della millenaria Torre dei Ventimiglia.

“La Domenica delle Palme che da inizio ai riti della Settimana Santa a Gangi – dice don Giuseppe Amato, parroco della chiesa Madre – è particolarmente suggestiva, sia per la presenza delle 12 confraternite che con gli antichi vestiari partecipano alla processione portando le monumentali Palme benedette, sia per l’antico rito dell’apertura della porta della Chiesa Madre a cui segue la tradizionale Tamburinata, voce roboante della folla in festa che accoglie il Signore che entra a Gerusalemme.

La meticolosa preparazione di ogni cosa ci testimonia il trasporto con il quale tutti grandi e piccoli vivono questo giorno. Questo clima – conclude – continuerà durante le ‘cene’ del giovedì Santo nelle sedi delle confraternite, fino alla celebrazione del Venerdì Santo con la processione con di alcuni misteri della Passione che precedono le statue del Cristo morto e dell’Addolorata e, infine, con le veglie pasquali celebrate nelle parrocchie”.

“La domenica delle Palme di Gangi – conclude il sindaco, Giuseppe Ferrarello – ogni anno richiama migliaia di fedeli da tutta la Sicilia e non solo. E’ una delle manifestazioni sacre più importanti d’Italia, un momento di profonda religiosità che racchiude anche storia e cultura sacra gangitana”