Salute

Quando furbizia e astuzia sono un disvalore per la comunità

Sergio Cirlinci

Quando furbizia e astuzia sono un disvalore per la comunità

Mer, 05/07/2023 - 10:35

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La furbizia non è sempre un valore.
Possono sembrare simili, furbizia e astuzia, ma sono due aspetti ben distinti.
In alcuni ambiti la furbizia è l’abilità di saper camminare sul filo del rasoio per evitare di cadere nell’illegalità. Il furbo, in generale non ama le regole imposte, le rispetta spingendosi spesso al limite. Cerca tutti i modi possibili ed i più disparati che gli consentono di eludere la legge, di sottrarsi ad essa, scovando quelle falle che gli permettono di cavarsela. Non a caso da noi si dice “fatta la legge, scoperto l’inganno”. La volpe le studia tutte per entrare nelle recinti. Il furbo è alla fine un impostore, che finge di rispettare la legge, ma in realtà la viola senza subirne conseguenze.
Da noi questi personaggi sono spesso ammirati ed apprezzati… “è spirtu”
Chi ammira i furbi probabilmente non ha contezza del fatto che il “furbo” crea anche a lui un danno. Di esempi se ne possono fare tanti, il furbetto che non paga le tasse, il furbetto sul posto di lavoro, il furbetto dello scavalcare le file di attesa, il furbetto di tanti altri casi… Tutti questi furbi creano un danno a chi invece cerca di rispettare regole e leggi, attenendosi scrupolosamente a quanto in esse previsto.


Il furbo però non agisce mai da solo, ha sempre qualcuno che lo agevola e certamente non per spirito caritatevole. Chi ad esempio non paga le tasse, avrà qualcuno che, dietro compenso, riesce a camuffare le carte, chi ottiene un posto di lavoro che non merita, avrà qualche “santo” che ha consentito ciò, chi scavalca le file avrà un “amico” nel posto giusto.
“Fatti furbo.” Non è un normale invito a rispettare le leggi e conoscerle, ma esattamente il contrario. Si sa nessuna legge è perfetta da non consentire occasioni per fare i furbi. Ogni legge però richiede un senso responsabilità, a loro sconosciuta.
Altra cosa è l’astuzia, viene usata non contro la legge, ma per comprenderla meglio e magari trovando modi per essere applicata al meglio o con più efficacia È astuto chi sa rivolvere un problema, che comprende come i vincoli possono trasformarsi in possibilità ed opportunità.
Il furbo inoltre non è detto che sia intelligente o possieda grande cultura, lui pensa solo a se stesso, ed è pure dotato di un egoismo senza limiti. E’ un soggetto pericoloso che va ben inquadrato e possibilmente evitato.
Poi ci sono i furbi mediamente intelligenti, perchè riescono a far passare per aiuto o amicizia un proprio diritto, ma che viene “venduto ” come favore, fatto ovviamente per averne un proprio ritorno personale, sia esso economico o di immagine.
Nella vita si incontrano tanti furbi, sta a noi capirne la portata e l’entità, ma quelli da cui fare molta attenzione li troviamo maggiormente in politica.
Il Politico per antonomasia si crede, furbo, astuto e soprattutto intelligente.
Caratteristiche che se usate nella giusta maniera sarebbero un valore aggiunto per la collettività. Altro cosa è però quando vengono usate solo ed esclusivamente per propri fini personali e per accrescere il proprio potere.
Basta ascoltarli, loro hanno sempre ragione, loro agiscono sempre per il bene comune, loro amano il loro territorio, loro si rendono sempre disponibili.


Alcuni, per fortuna pochi, forse, hanno anche una gran capacità di mimetizzarsi, ma questo li rende ancora più pericolosi perché appaiono come persone perbene mentre sono l’opposto. Da gente simile sarebbe meglio non averci a che fare e starne alla larga, ma spesso per il maledetto “bisogno”, che loro stessi hanno creato e che continuano a mantenere, si è costretti a starci vicini. Ma i peggior di tutti sono i politici furbi e silenti, quelli cioè che non sapendo come rispondere a precise domande, si trincerano nel “meglio non rispondere”… certo meglio per lui, visto e considerato che la risposta sarebbe come il mettere una pezza peggiore del buco.
Ma non tutto fortunatamente è sempre così, ci sono politici che si battono ed agiscono per il bene comune senza nulla pretendere in cambio, ma sono pochi, gli altri, i furbi, chiedono sempre in cambio qualcosa, al potente, loro superiore, un incarico per se o per l’amico, ai cittadini, che si sono prodigati a fare favori, il voto….e poi si parla spesso di voto libero….ma libero de che!!!
Se si votasse veramente in maniera libera, senza cioè dover “ripagare” qualcuno ma riconoscere il merito, probabilmente la nostra società sarebbe migliore, il nostro paese sarebbe migliore, la nostra regione sarebbe migliore, la nostra città sarebbe migliore.
Ma, come ci sono politici che lavorano veramente per il bene della collettività ci sono i cittadini che, essendo liberi, votano liberamente, ma anche in questo caso sono pochi ed alcuni sono talmente nauseati da non andare più a votare, cosa sbagliata che avvantaggi i furbi che hanno acquisito un bel pacchetto di voti, da portare, spesso in dote, al miglior offerente.
Che ci volete fare, l’essere umano è fatto così, basta capirlo ed evitare contaminazioni, però poi non lamentiamoci se le cose non vanno per come dovrebbero, ricordate che chi accetta un certo andazzo, chi tace e non cerca di cambiare le cose, in fondo è complice e a poco serve recriminare, serve agire a cambiare atteggiamento con coraggio e fermezza. Ad Maiora

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