Si svolgerà questo pomeriggio dalle ore 18:30 l’incontro con la scrittrice siciliana Stefania Auci.
L’evento che si terrà al centro culturale Michele Abbate sarà introdotto dall’assessora alla cultura Marcella Natale e moderato dalla giornalista Fiorella Falci.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Caltanissetta e dalla libreria Ubik, rientra all’interno del programma “Il maggio dei libri”.
Stefania Auci è autrice di due successi che raccontano la storia dei Florio in Sicilia. “I leoni di Sicilia” e “L’inverno dei Leoni” hanno riscosso un grande successo a livello editoriale.
Su “I Leoni di Sicilia” la Feltrinelli scrive:
Dal momento in cui sbarcano a Palermo da
Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi,
decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti.
E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro
bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo,
acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro
compagnia di navigazione… E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano
Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino
da poveri – il marsala – viene trasformato in un nettare degno della tavola di
un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno –
sott’olio e in lattina – ne rilancia il consumo in tutta Europa… In tutto ciò,
Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera
nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque
«stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che
proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione
dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della
famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e – sebbene non lo possano
ammettere – hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come
Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto – compreso l’amore – per la
stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un
vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia
inattaccabile.
Intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e
sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli
anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di
Garibaldi in Sicilia – Stefania Auci dipana una saga familiare d’incredibile
forza, così viva e pulsante da sembrare contemporanea.
Su “L’ inverno dei Leoni. La saga dei Florio”, vincitore del Premio Bancarella 2022, la Feltrinelli scrive:
Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l’Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l’acquisto dell’intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all’amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l’ombra di quell’amore non lo lascia mai, fino all’ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent’anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull’altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos’altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio. Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d’amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d’Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele. Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola – esaltante e terribile, gloriosa e tragica – di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un’isola e di una città. Unici e indimenticabili.