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Caltanissetta, Sentenza Depistaggio: “La Barbera non favorì cosa nostra”

Redazione 2

Caltanissetta, Sentenza Depistaggio: “La Barbera non favorì cosa nostra”

Gio, 06/04/2023 - 11:09

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Arnaldo La Barbera, ex capo della Squadra mobile di Palermo, non favori’ Cosa nostra.

Lo scrivono i giudici del tribunale di Caltanissetta, che hanno depositato le motivazioni della sentenza sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, che ha disposto l’assoluzione di un poliziotto e la prescrizione per altri due. E’ quanto emerge dagli “elementi probatori analizzati finora”, scrivono i giudici che “non consentono di ritenere – al di la’ di ogni dubbio ragionevole – che Arnaldo La Barbera fosse concorrente esterno all’associazione mafiosa o che l’abbia agevolata favorendo il perdurare dell’occultamento delle convergenze dell’associazione con soggetti o di gruppi di potere cointeressati all’eliminazione di Paolo Borsellino e dei poliziotti della sua scorta.

Non vi e’ dubbio che La Barbera abbia agito anche per finalita’ di carriera e – dopo essere stato messo da parte alla fine del 1992 in corrispondenza con l’arresto di Contrada – una volta rientrato nel circuito abbia fatto letteralmente carte false per poter mantenere e accrescere la propria posizione all’interno della polizia di Stato e nell’establishment del tempo”.

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