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Tirocini. Schillaci (M5S): “Prima di emettere nuovo bando, la Regione paghi i 300 tirocinanti che aspettano da tre anni”

Redazione 1

Tirocini. Schillaci (M5S): “Prima di emettere nuovo bando, la Regione paghi i 300 tirocinanti che aspettano da tre anni”

Gio, 06/10/2022 - 06:57

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“Dopo il flop dell’avviso sui tirocini della Regione Siciliana, con oltre 300 persone che non sono state ancora pagate a distanza di 3 anni, oggi Musumeci all’ultimissima battuta della sua fallimentare esperienza di governo, ripropone un altro bando da 19 milioni di euro per l’attuazione del programma Garanzia occupabilità dei lavoratori senza aver apportato le modifiche necessarie”.

A dichiararlo è Roberta Schillaci del Movimento 5 Stelle a proposito del nuovo avviso sulle politiche del lavoro annunciato dall’Assessore Regionale Antonio Scavone.

“Mi sono personalmente recata al dipartimento del Lavoro – spiega Schillaci – per pretendere risposte e rapidi pagamenti dei tirocinanti direttamente al direttore Generale che avrebbe dovuto risolvere gli intoppi burocratici. Invece anziché trovare soluzioni per i disastri del precedente bando, ne fanno uno nuovo. Davvero assurdo”.

“A proposito dei nuovi tirocini – sottolinea ancora la deputata – si tratta a nostro avviso di una misura di politica attiva del lavoro che andrebbe riformata con istituzione di paletti sia sulle aziende ammesse a partecipare sia sulle Agenzie per il Lavoro che spesso risultano carenti in affidabilità e professionalità. Questi tirocini sono risultati delle beffe per le persone che ne hanno usufruito, perché spesso, hanno affrontato anche delle spese per arrivare sul posto di lavoro per poi non ricevere né il rimborso spese né lo stesso emolumento, come nel caso dell’avviso 22.

Per i futuri tirocini serve una commissione che salvaguardi e ne verifichi la correttezza. Vengano inseriti dei paletti all’interno dei bandi: Le aziende che hanno usufruito di tirocinanti, senza assumerli successivamente non possono più partecipare; occorre inoltre selezionare le aziende che possano garantire una prospettiva di lavoro” – conclude Schillaci.

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