Salute

Migranti, Mediterranea a Ministri Med: “Creare corridoi umanitari”

Redazione 2

Migranti, Mediterranea a Ministri Med: “Creare corridoi umanitari”

Sab, 04/06/2022 - 11:42

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Mentre la nave ‘Mare Jonio’ di Mediterranea Saving Humans e’ arrivata oggi nella zona Sar di competenza libica, dalla stessa organizzazione umanitaria impegnata nel soccorso in mare dei migranti arriva un messaggio per i ministri dell’Interno delle cinque nazioni del gruppo Med5 (Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro) riuniti oggi a Venezia.

“Dal mare e da terra – dice Beppe Caccia, coordinatore delle operazioni di Mediterranea – chiediamo un radicale cambio di rotta di quelle politiche europee dell’immigrazione che in questi anni hanno prodotto solo sofferenze e lutti lungo le frontiere”. Per Caccia “e’ tempo di cancellare i criminali accordi di Italia e Malta con le milizie libiche.

Criminali, cosi’ li ha definiti Papa Francesco, denunciando le orribili condizioni di detenzione per migranti e rifugiati nei campi finanziati in Libia dai Paesi europei.” Secondo l’organizzazione umanitaria “e’ tempo di aprire veri corridoi umanitari per evacuare chi e’ intrappolato e perseguitato in Libia. Le esperienze gia’ fatte sono state preziose, ma restano largamente insufficienti.

E’ tempo di porre fine alla guerra che viene fatta alla solidarieta’: cambiare l’articolo 12 della legge Bossi Fini che tratta come criminale chi aiuta e soccorre. E prevedere un meccanismo automatico e solidale di tutta Europa – continua – che consenta alle navi del soccorsi civile e ai mercantili di sbarcare senza inutili e ingiustificabili attese. Garantendo a chi arriva un’accoglienza dignitosa.”

“L’applicazione delle direttiva 55 dell’Unione, con l’apertura dei confini e la protezione temporanea garantita alle persone profughe dall’Ucraina, – prosegue Mediterranea Saving Humans – dimostra che non solo e’ giusto ma anche possibile offrire rifugio e accoglienza a ogni donna, uomo, bambino, in fuga da guerre e persecuzioni, torture e abusi, fame e miseria. A tutti, indipendentemente dalla loro provenienza e senza odiose discriminazioni.”

“Vedremo se, di fronte alla tragedia della guerra in Ucraina e alle sue drammatiche conseguenze per tutto il mondo e l’Africa in particolare – conclude Caccia – arrivera’ dal vertice dei Ministri quel necessario segnale di cambiamento o se si preferira’ insistere con politiche inumane e irrazionali”.

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