Salute

Rassegna stampa. Treviso, morto il culturista Samuel Carletti dopo l’allenamento in palestra: aveva solo 22 anni

Nicola Rotari - corrieredelveneto.corriere.it

Rassegna stampa. Treviso, morto il culturista Samuel Carletti dopo l’allenamento in palestra: aveva solo 22 anni

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Era quasi arrivato con la sua auto di fronte a casa, dopo aver terminato l’allenamento in palestra: improvvisamente è stato colpito da un malore, forse un infarto. Il suo cuore si è fermato, senza dargli la possibilità di chiedere aiuto e avere soccorso. Il suo telefono, per ore, è suonato a vuoto. I genitori, alle 4 circa, allarmati non vedendolo rientrare, sono usciti di casa e lo hanno trovato esanime, a bordo dell’abitacolo, riverso. La tragedia è stata scoperta all’alba di oggi, martedì 22 marzo, a Selva di Volpago del Montello, in provincia di Treviso, in via Castagnè. A perdere la vita un 22enne, Samuel Carletti, disoccupato e grande appassionato di culturismo.

La morte e l’autopsia

Medico e infermieri del Suem 118 non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Intervenuta in zona Selva anche una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Montebelluna per svolgere gli accertamenti del caso. La salma, recuperata dagli uomini della protezione civile di Montebelluna, è stata portata presso l’obitorio dell’ospedale San Valentino, in attesa di quanto disporrà l’autorità giudiziaria che potrebbe ordinare un esame autoptico sul corpo del 22enne, per accertare le cause della morte. In auto, al momento del ritrovamento della salma, era presente anche la borsa della palestra. Samuel aveva in passato frequentato l’istituto Fermi, attualmente non lavorava e si allenava in una palestra di Treviso, la Mc Fit di viale della Repubblica.

Il saluto degli amici

Gli amici di Samuel Carletti, che si identificavano nel nome «Only Grossi» hanno scritto un lungo post: «Credo di parlare a nome di tutti quando parlando di Samuel lo definisco una persona dal cuore d’oro — hanno spiegato Alessandro Marcanzin, Riccardo Da Col, Lorenzo Gallaccio, Thomas Montefusco e Francesco Tronchin— . Sempre disponibile, sempre sorridente, con una sana ed infinita passione per il bodybuilding. Una passione morbosa, che a mio parere ha contribuito a tenerlo distante da cattivi ambienti e frequentazioni, un classico dello sport. La palestra era il suo luogo sicuro, ed è lì che vennero forgiate negli anni amicizie, tra sudore, ghisa, passione e risate. Un’amicizia divenuta quasi un rapporto fraterno, che andò nel tempo ben oltre alla comune passione per lo sport. Un fratello fedele, a volte ingenuo perché semplicemente troppo buono per vedere ciò che di negativo c’era negli altri.

Amato da tutti, sono fermamente convinto che nessuno, amico o conoscente, possa esprimere un giudizio negativo su Samuel come persona, perché lui era cosi, infinitamente buono. E in tutto questo, caro nostro fratello, so che vedresti comunque il lato positivo: nei giornali ti hanno definito “bodybuilder” e so che nulla ti renderebbe più fiero. Ti vogliamo bene, ti siamo vicini come lo siamo alla tua famiglia. Ci rivedremo un giorno, tu vedi di farci trovare una Carl’s gym pronta e metal a palla, anche se in paradiso non so se te la lasceranno ascoltare

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