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Rassegna Stampa: “Un cuore da corsa” ricorda Facetti che si impose nell’edizione del 1971

Walter Gruttadauria - La Sicilia

Rassegna Stampa: “Un cuore da corsa” ricorda Facetti che si impose nell’edizione del 1971

Gio, 23/09/2021 - 09:14

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Domani nel palazzo della Banca Sicana (ex Poste) di via Crispi batterà… “Un cuore da corsa”, questo il titolo dell’incontro, con inizio alle ore 17, dedicato al pilota automobilistico Carlo Facetti nella ricorrenza del cinquantenario della sua prima vittoria alla Coppa Nissena.

E’ una delle iniziative dell’Aci in programma nella giornata, in vista della gara che domenica celebrerà la sua 66.a edizione. La manifestazione motoristica sarà presentata stamattina alle 12 al teatro Regina Margherita. Un omaggio, quello di domani, a un professionista di caratura internazionale, dunque, oggi 86enne (è nato a Cormano, nel Milanese, nel giugno 1935), a mezzo secolo di distanza dal successo alla 18^ edizione della cronoscalata di Capodarso del 1971 alla guida di una Chevron B19 2000. Anche quell’anno si correva la domenica 26 settembre.

All’incontro, dopo i saluti del presidente dell’Aci nisseno Carlo Alessi e del presidente della Banca Sicana Giuseppe Di Forti, interverranno la figlia del pilota Maria Grazia Facetti (lui, considerata l’età, ha preferito non rischiare la trasferta) e il pilota internazionale Emanuele Pirro (vincitore sette volte a Le Mans). Modererà l’incontro lo storico di automobilismo sportivo Lillo Ariosto. Facetti è stato collaudatore, preparatore, pilota dalla lunga attività agonistica nei più famosi circuiti internazionali: ha gareggiato con vetture turismo, gran turismo, sport prototipo – qui anche da pilota ufficiale Alfa Romeo – con esperienze pure in formula.

E’ stato, tra i tanti titoli, campione italiano ed europeo turismo. Con Martino Finotto ha creato l’azienda Carma per la preparazione di vetture gran turismo e sport, con le quali i due hanno anche corso. Ma qui ricordiamo la sua vittoria di 50 anni fa alla Coppa Nissena sull’allora percorso di 10,200 km. quando, partendo da Capodarso, si saliva fino ad attraversare Terrapelata per arrivare all’ingresso della città, dopo la curva del “quartararo”. Quell’anno il pilota della Brescia Corse vinse col tempo di 4’47’’ alla media di 127,944 km orari, davanti al cosentino Domenico Scola anche lui su Chevron B19 (4’51’’8) e all’agrigentino Beppe Virgilio su Abarth 2000 (5’15’’). Ad agevolare la vittoria di Facetti fu comunque l’uscita di scena del favorito della vigilia, il palermitano Ferdinando Latteri, vincitore della Nissena del 1968 e ripresentatosi a Caltanissetta con una Alfa 33-3, vettura aggiornatissima anch’essa iscritta dalla Brescia Corse.

Latteri – con lo pseudonimo “Codones” –, che in prova aveva fatto segnare il miglior tempo (4’42’’4), in gara percorse poco più di un km per poi finire fuori strada, si disse per la rottura di una sospensione del suo grosso prototipo, o per un suo errore di frenata. Risultato: vettura danneggiata e ritiro per il pilota-chirurgo. Così, dunque, Carluccio Facetti faceva sua la Coppa Nissena di 50 anni fa, un successo che avrebbe bissato nell’edizione del 1975 quando ritornò a Capodarso stavolta alla guida di una Lola 2000 della Brescia Corse motorizzata con l’otto cilindri di Romeo Ferraris. Su un percorso dalla lunghezza ridotta a 7,800 km e traguardo a Terrapelata, il pilota vinse col tempo di 3’29’’5 alla media di 134,083 kmh e ancora una volta davanti a don “Mimì” Scola e a Enrico Grimaldi (questi due su March Bmw). L’ultima comparsa di Facetti nelle classifiche della Coppa Nissena risale all’edizione del 1983, vinta da Mauro Nesti, quando si piazzò ottavo assoluto con la sua Osella Turbo Carma.