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Caltanissetta, via Rosso di San Secondo un “museo a cielo aperto” con i murales che raccontano la Settimana Santa

Marcella Sardo

Caltanissetta, via Rosso di San Secondo un “museo a cielo aperto” con i murales che raccontano la Settimana Santa

Gio, 23/09/2021 - 14:39

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Organizzato anche un concerto per raccontare “il dolore universale di una madre”

“Destagionalizzare la Settimana Santa”, un’idea da tempo nell’aria e concretizzata per la prima volta l’anno scorso in occasione della Giornata Internazionale del Turismo.

Un’iniziativa fortemente voluta da Michele Spena, Presidente dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri, e sposata dalla Giunta Gambino.

Causa restrizioni dovute al contenimento della Pandemia da Covid 19, da due anni non è stato possibile svolgere le rituali processioni sacre. Un silenzio e un vuoto pesante per i Nisseni che avvertono l’assenza di quell’identità culturale che da un secolo connota la città di Caltanissetta.

E’ nata così la voglia di innovare e rinnovare le nostre tradizioni organizzando un’uscita straordinaria dei piccoli gruppi sacri, un concerto svolto in Piazza Garibaldi e due murales, realizzati dall’artista Mirko Cavallotto in via Rosso di San Secondo.

Una progettualità che il presidente dell’associazione Piccoli Gruppi Sacri, Michele Spena, è riuscito nuovamente a replicare con il generoso contributo di Salvatore Taschetti, imprenditore locale che, ancora una volta, ha dimostrato di essere un entusiasta mecenate della bellezza e della cultura locale. Anche i primi due murales, infatti, sono stati realizzati con il fondamentale supporto dello stesso Taschetti con la sua Bsf.

In un momento in cui Caltanissetta e la sua Settimana Santa è sotto gli occhi di tutti i viaggiatori che transitano dall’aeroporto Fontanarossa e ammirano la teca che custodisce la varicedda della “Deposizione”, Via Rosso di San Secondo, lentamente, inizia a prendere l’aspetto di un “museo a cielo aperto” che racconta la storia della città, le sue tradizioni, il suo passato ma anche uno sprone per il futuro.

La scelta di realizzare i murales proprio in questa discesa non è “casuale” ma, al contrario “causale”: è un punto nevralgico di passaggio tra la città vecchia e quella nuova, tra il primo nucleo abitativo cittadino e l’espansione edilizia dell’era moderna, un luogo che strutturalmente si presta bene ad accogliere murales e che, – ultimo ma non per importanza – porta il nome di un importante personaggio che ha dato lustro alla città.

La voglia di riscattare la nostra città ripartendo dalla Settimana Santa è sintomo di un’appassionata e viscerale tradizione di famiglia che risale a Nicola Spena, primo presidente e fondatore dell’Associazione Piccoli Gruppi Sacri che, con la sua energica indole è stato di capace di coinvolgere tutti coloro i quali ha avuto attorno e tramandare al figlio Michele questo senso di orgoglio e rispetto per tutte le tradizioni che militano attorno alla Settimana Santa.

“Mi piace immaginare le persone fermarsi in questa via e rievocare i ricordi della Settimana Santa, vedere i nonni raccontare ai bambini i ricordi legati alle processioni, i turisti e i forestieri osservare con stupore i colori intensi e scoprire con interesse quello che rappresentano – ha spiegato Michele Spena -. Ringrazio il Sindaco Roberto Gambino per aver accettato immediatamente l’idea di destagionalizzare la Settimana Santa e concedere gli spazi pubblici nei quali sono state realizzate le opere d’arte. Abbiamo una visione molto estesa di questo progetto e ringrazio l’artista Mirko Cavallotto, in arte Loste – e Salvatore Taschetti per averci aiutato a realizzarla. Un plauso dovuto per chi ha compreso che la nostra città merita di essere promossa e valorizzata. Vedere via Rosso di San Secondo lentamente trasformarsi in una via tematica che racconta Caltanissetta stimola in me sentimenti di orgoglio e soddisfazione per una città che ha voglia di ritornare a emergere con fierezza”.

IL MURALES

Il Murales evocherà alcuni particolari di due varicedde. Sarà ripreso lo sguardo della madre addolorata e dell’angelo della Sacra Urna che, dall’alto, consola la donna invitandola a guardare l’evento dalla giusta prospettiva.

Una rappresentazione simbolica che, proprio come gli altri due dipinti, non vuole rimanere ancorata ai gruppi sacri ma punta ad aprirsi verso un messaggio di solidarietà sociale e coesione tra popoli e culture. “Il dolore di una madre è universale – ha spiegato Michele Spena e Mirco Cavallotto –. Un dolore senza tempo, confini geografici o connotazione religiosa. Liberamente ispirato a un’icona della Madonna lo sguardo può essere identificato con la donna che ha perso i suoi figli nella tragedia della miniera Gessolungo o con quella afghana che ha affidato il proprio bambino nelle braccia dei soldati americani sperando in un futuro migliore o con tutte quelle che, a causa di una malattia o un incidente hanno perso i propri figli”.

Loste si è messo già all’opera per realizzare il murales che sarà inaugurato alle ore 18 del 29 settembre con la partecipazione del Vescovo S.E. Mons. Mario Russotto e le autorità civili e militari.

IL CONCERTO

A fare da cornice all’inaugurazione di questo murales l’amministrazione comunale ha organizzato per sabato 2 ottobre alle ore 20.00 un concerto in Cattedrale nel quale si esibiranno le bande musicali cittadine “San Pio”, “Verdi” e “Sicilia in Musica”.

Una data che non è stata scelta a caso ma, volutamente, fatta cadere alla vigilia della tragedia che nel 2013 si è consumata nelle acque del Mediterraneo quando hanno perso la vita oltre 350 persone.

“Per motivi di sicurezza anche la processione di San Michele verrà annullata – hanno spiegato il Sindaco Roberto Gambino e l’assessora alla Cultura Marcella Natale -. Promuovere le nostre tradizioni religiose attraverso il murales e il concerto consente a tutti noi di poter ricordare e mantenere vive le nostre tradizioni. La destagionalizzazione della Settimana Santa rivaluta l’identità cittadina e rappresenta un’opportunità per promuovere il turismo artistico e religioso a Caltanissetta”.

Per esigenze organizzative, di spazio e soprattutto per garantire il distanziamento sociale, l’accesso in Cattedrale sarà consentito a 200 persone. Chi non potrà assistere in presenza potrà seguire la diretta streaming anche attraverso la pagina Facebook del “Fatto Nisseno” e “BlogSicilia”.