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Covid: “ristoratore sono”, flash mob nei luoghi di Montalbano

Redazione

Covid: “ristoratore sono”, flash mob nei luoghi di Montalbano

Lun, 19/04/2021 - 11:40

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Saranno i luoghi di Montalbano, simbolo della ricchezza culturale e turistica dell’Isola, a ospitare la protesta, organizzata da Co.Ri.Sicilia, il movimento che si e’ costituito per rappresentare le istanze degli operatori del settore. Venerdi’ 23, a partire dalle 10, e’ in programma un flash mob a Punta Secca, a piazza Faro e in piazza Torre, accanto alla villetta che, nella fiction televisiva, e’ la casa del celebre commissario.

Sono stati invitati anche i sindaci dei comuni iblei e la deputazione nazionale e regionale. Parteciperanno gli operatori turistici, titolari di campeggi o di B&b, ma anche parrucchieri, estetisti, fotografi, fiorai, fieristi, operatori del teatro e della cultura, di palestre e strutture ludiche, di strutture ricettive e agenzie di viaggi, dello spettacolo e dell’animazione, del wedding e delle cerimonie.

Molti operatori rischiano di chiudere o hanno gia’ chiuso. Da piazza Faro a piazza Torre saranno create tante postazioni simboliche, “allegoria di quel lavoro che era il nostro fino a 14 mesi e che ora non abbiamo piu'”. I campeggiatori monteranno una tenda, i B&b porteranno un letto, i piazzaioli prepareranno le pizze, il cuoco spadellera’ gli spaghetti, il parrucchiere lavorera’ su un manichino…

Ogni postazione avra’ una parola-simbolo che affianca quel tipo di attivita’: “Vogliamo far vedere a tutti – dicono gli organizzatori – cio’ che facevamo prima della pandemia, cio’ che era il nostro lavoro e che ora non e’ piu’. Concluderemo in modo forte, consegnando simbolicamente le nostre Partite Iva: lo faremo sul terrazzo della casa di Montalbano, luogo simbolo della cultura e del turismo di questa zona della Sicilia. E non ci fermiamo: vogliamo incontrare a Palermo il presidente della Regione, Nello Musumeci”.

Dopo la partecipata manifestazione del 7 aprile in piazza Matteotti a Ragusa e l’incontro con il prefetto Filippina Cocuzza, i ristoratori di Co.Ri.Sicilia continuano la protesta. “Non possiamo fermarci – spiega il presidente Raffaele Fiaccavento – il comparto e’ al collasso. Il governo parla di riaperture, ma a quali condizioni? Appena riapriremo i nostri locali avremo le tasse da pagare, i contributi previdenziali, i tributi comunali e statali. Dovremo pagare gli affitti e chi non l’ha fatto in questi mesi rischia lo sfratto. Pare che il governo non voglia piu’ prolungare la moratoria sui mutui.

Per riprendere l’attivita’ e fare gli acquisti servono soldi e noi non li abbiamo: in 14 mesi di stop abbiamo dato fondo alle nostre risorse. Chiediamo un intervento forte che ci consenta di riprendere il lavoro in serenita'”. “Abbiamo scelto di condurre questa battaglia non da soli – aggiunge il ristoratore Michela Fumia – ma al fianco di tanti altri settori che, come noi, stanno soffrendo.

Parteciperanno gli operatori turistici, titolari di campeggi o di B&B, ma anche parrucchieri, estetisti, fotografi, fiorai, fieristi, operatori del teatro e della cultura, di palestre e strutture ludiche, di strutture ricettive e agenzie di viaggi, dello spettacolo e dell’animazione, del wedding e delle cerimonie. Molti operatori rischiano di chiudere o hanno gia’ chiuso. Tutto questo non puo’ passare inosservato. Abbiamo invitato alla manifestazione anche i sindaci ed i parlamentari regionali e nazionali: abbiamo bisogno della loro voce e del loro sostegno”. (Foto di repertorio)

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