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Rassegna Stampa. Cancelleri, una lista civica per aggirare il tabù del terzo mandato M5S

Claudio Reale - Repubblica

Rassegna Stampa. Cancelleri, una lista civica per aggirare il tabù del terzo mandato M5S

Sab, 21/11/2020 - 12:01

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Adesso l’ipotesi è una lista civica.
Dopo lo stop alla terza candidatura
alla presidenza della Regione arri-
vato di fatto agli Stati generali del
Movimento 5 Stelle, il viceministro
delle Infrastrutture, Giancarlo Can-
celleri, accarezza una pazza idea
per tentare una nuova corsa a Palaz-
zo d’Orléans: costituire un movi-
mento civico che si allei con l’asse
giallorosso per aggirare il limite dei
due mandati. All’Ars, dove la metà
dei deputati grillini è già alla secon-
da legislatura, si la strada intanto
una suggestione: la possibilità di
continuare la carnera politica cam-
biando livello istituzionale, ad
esempio passando dal Parlamento
regionale, in un Comune, alla Came-
ra o al Senato. Una soluzione di que-
sto genere, però, non andrebbe be-
ne a Cancelleri.

Il viceministro, la
settimana scorsa, ha bruciato le tap-
pe lanciando un’autocandidatura
alla presidenza della Regione: per
lui, però, sarebbe la terza corsa con-
secutiva alle Regionali, dopo le sfi-
de perse nel 2012 contro Rosario
Crocetta e nel 2017 contro Nello Mu-
sumeci. Stavolta, inoltre, il campo
dei potenziali alleati ha tanti nomi
da spendere: se infatti si replicasse
l’asse che sostiene Giuseppe Conte
(e che un mese fa in Sicilia ha porta-
to la coalizione alla vittoria alle Am-
ministrative di Termini Imerese), la
sinistra potrebbe contare sull’inte-
resse alla candidatura espresso dal
presidente dell’Arrtirrrana regiona-
le Claudio Fava e il Partito democra-
tico sui nomi — ancora non esplicita-
mente in lizza — del ministro del
Mezzogiorno Giuseppe Provenza-
no e dell’europarlaunentare (ed ex
medico di Lampedusa) Pietro Bado-
lo. Provenzano, a chi l’ha contatta-
to, ha fatto sapere di non essere in-
teressato, ma adesso — a due anni
dalle elezioni sono in molti a
schermirsi per evitare di essere bru-
ciati: persino Cancelleri, che la set-
timana scorsa aveva esplicitamen-
te ammesso la volontà di ricandi-
darsi, ora ridimensiona quell’usci-
ta a «urna era battuta su temi pre-
maturi».

Di certo in Sicilia l’alleanza giallo-
rossa ha meno oppositori che altro-
ve. Anche un sostenitore di Alessan-
dro Di Battista come l’europarla-
nnentare Ignazio Corrao apre qui a
un asse fra il Movimento 5 Stelle, il
Partito democratico e la sinistra: «È
inevitabile ragionare in termini di
coalizione — taglia corto l’eurode-
putato di Alcamo – Lavorandoci
con il dovuto tempo e con le dovute
regole, perle Regionali si può dialo-
gare con il Partito democratico, e
con altre forze che ci staranmo, per
contrastare il centrodestra. In que-
sta alleanza ci può stare Fava, ci
possono stare tutti quelli che han-
no una buona idea per la Sicilia».
«Io — rilancia il “facilitatore” nazio-
nale per i temi ambientali, Giampie-
Ro Trizzino — credo che debba esse-
re il gruppo locale ad esprimersi
sulla possibilità o meno di unirsi ad
altre realtà politiche. Ovviamente
però il Movimento 5 Stelle deve fa-
re una profonda riflessione sul pen-
siero che vuole rappresentare e sul-
la posizione che vuole occupare, se
a destra o a sinistra».
E in questo contesto che matura
l’idea di aggirare il vincolo del ter-
zo mandato semplicemente cam-
biando istituzione. «Per noi riflet-
te Roberta Schillaci, fra i pochi par-
lamentari regionali grillini alla pri-
ma legislatura — non ci sarebbe nul-
la di male se si passasse dall’Ars al
Comune. A volte il movimento vie-
ne criticato per l’inesperienza: sa-
rebbe un buon modo per mettere a
frutto questi anni». L’ipotesi è an-
che affiorata a margine degli Stati
generali che il Movimento 5 Stelle
ha celebrato la settimana scorsa:
nel documento finale potrebbe
dunque fare capolino un’apertura
a una soluzione del genere.
La mossa, d’altro canto, risolve-
rebbe molti dei problemi di ricam-
bio che affliggono i Cinquestelle si-
ciliani. Fra le idee che circolano nei
corridoi dell’Ars c’è ad esempio la
possibilità di proporre all’ex capo-
gruppo Valentina Zafarana una
candidatura al Comune di Messina
nel 2023 o quella di chiedere a Triz-
zino di correre nel 2022 per la suc-
cessione a Leoluca Orlando a Paler-
mo. «Non sono interessato a un al-
tro mandato», ripete come un man-
tra il “facilitatore” per l’Ambiente.
Nel Movimento 5 Stelle che supera
i suoi tabù, però, nessun vincolo è
per sempre.

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