Salute

Covid e vaccino: risultato eccellente ma ancora cautela sugli effetti

Redazione 2

Covid e vaccino: risultato eccellente ma ancora cautela sugli effetti

Ven, 13/11/2020 - 08:22

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L’annuncio di Pfizer “è un miracolo: non era mai accaduto di avere i primi dati sull’efficacia di un vaccino dopo soli 10 mesi di sperimentazione.

È molto incoraggiante e anche altre aziende farmaceutiche sono sulla strada buona: verso la fine del 2021 potremmo tornare a una sembianza di normalità.

Però calma, ci sono ancora molte cose da studiare. Per esempio l’effetto del vaccino sulle infezioni asintomatiche”.

Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, Cristina Cassetti, una delle figure chiave nel Niaid, l’Istituto di ricerca sulle allergie e le malattie infettive, con sede a Washington e guidato da Anthony Fauci.

Cassetti invita alla cautela: “Pfizer ha esaminato i primi dati della fase tre, vale a dire la sperimentazione che coinvolge circa 40mila persone. È un risultato eccellente.

Anzi, direi che è un miracolo essere a questo punto dopo soli 10 mesi di lavoro. Adesso Pfizer completerà le verifiche e alla fine il tasso di efficacia potrà essere un po’ di più o un po’ di meno del 90%.

Teniamo conto che il vaccino per la normale influenza di solito ha un’efficacia intorno al 40-60% e la Fda (Food and Drug administration, ndr) considererà per l’autorizzazione d’urgenza per vaccini contro il Covid solo quelli con un’efficacia superiore al 50%”.

“La Fda – spiega – ora revisionerà tutta questa massa enorme di dati; si consulterà con i vari comitati ed entro la fine di quest’anno potrebbe dare il via libera. Pfizer, però, come tutti gli altri, ha già iniziato la produzione. Avrà 30-40 milioni di dosi pronte, che significa poter immunizzare 15-20 milioni di persone, perché saranno necessarie due iniezioni”.

Per quanto riguarda gli altri, “c’è Moderna, che ha cominciato la fase 3 della sperimentazione lo stesso giorno di Pfizer, il 27 luglio 2020.

Ma per il momento non ha ancora comunicato nulla. Ci aspettiamo che dicano qualcosa entro pochi giorni.

Poi abbiamo Janssen (cui fa capo Johnson&Johnson, ndr) e AstraZeneca che sono ancora un po’ indietro. Infine, un altro gradino più sotto, troviamo i vaccini con proteine ricombinanti di Sanofi e Novavax”.

Cassetti conclude: “Il prossimo anno, naturalmente, sarà decisivo. Se i risultati finali delle sperimentazioni saranno coerenti con i segnali che abbiamo adesso, potremo tornare a una sembianza di normalità verso la fine del 2021.

Nel frattempo potremo contare su cure sempre più efficaci, senza però allentare le misure di precauzione: mascherina e distanziamento sociale”.