Salute

Coronavirus, Sicilia in piazza: “Rete sanitaria al collasso”

Redazione

Coronavirus, Sicilia in piazza: “Rete sanitaria al collasso”

Ven, 06/11/2020 - 11:31

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Scenderanno in piazza, nel primo giorno della Sicilia in ‘zona arancione’, per sottolineare il “collasso” della rete sanitaria siciliana e in difesa del diritto alla salute. A organizzare la giornata di mobilitazione è stato il coordinamento ‘Comitati per la Salute – Sicilia‘. A Palermo, la manifestazione organizzata dall’Ambulatorio popolare centro storico si terrà alle 18, a piazza Verdi, ma fiaccolate si svolgeranno contemporaneamente anche in altri comuni dell’isola come Partinico, Pantelleria e Leonforte. “Oggi è entrato in vigore il nuovo Dpcm firmato dal presidente del consiglio – si legge in una nota – La Sicilia è ufficialmente zona arancione. Chiudono bar, ristoranti, locali. Sono vietati gli spostamenti tra un Comune e l’altro a meno di comprovati motivi di studio, lavoro, salute e situazioni di emergenza. Queste restrizioni si aggiungeranno a tutte le regole valide per le zone verdi, come il coprifuoco alle 22.  La Sicilia è zona arancione nonostante l’andamento della curva epidemiologica ci ponga al tredicesimo posto, nonostante dunque il virus circoli meno che in altre dodici regioni, come il Lazio e la Campania ritenute zona gialla.

Tra i criteri considerati, l’indice RT ovvero l’occupazione dei posti letto e la frequenza dei focolai” “Con il nuovo Dpcm è arrivata la conferma che il sistema sanitario siciliano è al collasso – sottolinea  Giovanni Siragusa dell’Ambulatorio popolare centro storico – La maggior parte dei Covid Hospital dell’isola ha dichiarato di non avere più posti a disposizione dei pazienti. Gli stessi che oggi sbraitano per la scelta del governo nazionale di inserirci in zona arancione, nei mesi precedenti poco o nulla hanno fatto per rendere la rete ospedaliera pronta ad affrontare questa seconda ondata. Saremo in piazza contro lo smantellamento del sistema sanitario, contro le privatizzazioni, per una sanità pubblica, efficiente e a misura di territori. Saremo in piazza anche per pretendere che Musumeci e Razza si assumano la responsabilità della precaria condizione in cui si trova la rete sanitaria e chiedano scusa ai siciliani per i sacrifici che dovranno continuare a fare a causa della loro cattiva gestione dell’emergenza”.