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Debito Ato, i 4 sindaci: “Penalizzati da discariche private”

La Sicilia

Debito Ato, i 4 sindaci: “Penalizzati da discariche private”

Lun, 07/09/2020 - 08:15

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Gli ultimi quattro sindaci di Calta-
nissetta hanno parlato a lungo della
genesi del debito con l’Ato rifiuti
che adesso l’attuale amministrazio-
ne si accinge a chiudere con una ra-
teizzazione trentennale. Salvatore
Messana (in carica dal 1999 al 2009),
Michele Campisi (2009-2014), Gio-
vanni Ruvolo (2014-2019) e Roberto
Gambino (eletto un anno fa), hanno
raccontato, ieri pomeriggio alla Ca-
sa delle Culture e del Volonatariato,
le loro “battaglie” contro due “mo-
stri burocratici” come Ato ed Srr.
Organismi voluti dalla Regione che
hanno portato i Comuni ad indebi-
tarsi fino al collo (tantissimi hanno
dichiarato il dissesto) e “ingrassato”
le tasche di tanti privati, gestori di
discariche, che hanno visto incre-
mentare i loro capitali in pochissimi
anni, e adesso finiti tutti nel mirino
della magistratura di varie Procure
che hanno portato alla luce maga-
gne e irregolarità.


Dopo i saluti di Piero Cavaleri del-
l’associazione piùCittà (che ha orga-
nizzato l’evento) e del presidente
della Casa del Volontariato Filippo
Maritato, il dibattito è entrato nel
vivo con il moderatore Gianpiero
Casagni che ha ripercorso la vicen-
da del debito del Comune nisseno
con l’Ato e la controversia giudizia-
ria. Una riforma, quella dell’Ato,
che risale al 2000 e che doveva ren-
dere virtuso il ciclo della raccolta
dei rifiuti. Ma così non è stato, anzi,
è stato l’inizio di un incubo dal quale
si deve ancora uscire.
Salvatore Messana, ha ricordato
l’ingresso del Comune di Caltanis-
setta nell’Ato nel 2002 con una quo-
ta del 49% e poi la vicenda che ha
rappresentato una mazzata per Cal-
tanissetta, la chiusura della discari-
ca di contrada Stretto nel 2004 (poi
sotto sequestro della Procura dal
2007 al 2011), con i costi di conferi-
mento in altre discariche siciliane
che sono saliti alle stelle. Messana
ha detto che «la Regione non ha mai
fatto un piano dei rifiuti e delle di-
scariche» e negli anni della sua sin-
dacatura il costo del conferimento
in discarica fuori città è costato
4milioni l’anno.
Michele Campisi ha detto che ap-
pena si insediò nel 2009, di vide no-
tificare un debito di 8milioni di eu-
ro per la gestione dei rifiuti, per
bollette non pagate dai cittadini.
Campisi ha poi ricordato di aver
fatto ripartire le spese dell’Ato se-
condo il numero di abitanti e non
per le quote che penalizzavano Cal-
tanissetta e di aver accantonato, dal
2009 al 2014, 2 milioni di euro l’anno
per il debito dei rifiuti che nel frat-
tempo era schizzato a 16milioni di
euro.


Somma questa che l’amministra-
zione Ruvolo si ritrovò a contestare
all’Ato che nel bilancio del 2012 cer-
tificava un credito del Comune di
oltre 1milione, ma reclamava 12 mi-
lioni di Tarsu non riscossa dai citta-
dini. «La Regione dovrebbe raccon-
tare le sue responsabilità, perché
dopo l’Ato attiva altro carrozzone
Srr», ha detto Ruvolo.
Infine, Roberto Gambino ha detto
di aver trovato il Comune in una se-
rie di contenziosi con il Comune, e
di aver scelto la strada di chiudere la
vicenda debito (con una riduzione
di 4milioni per bollette non riscosse
dll’Ato), «confortati dal parere del
responsabile dei servizi finanziari.
Ci sono le somme accantonate, ma
non sono disponibili – ha aggiunto
Gambino – Ora, con il “decreto ri-
lancio”, possiamo attingere 10mi-
lioni e chiudere la partita. Eravamo
pronti a firmare per il 15 settembre,
ma c’è stata una proroga».

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