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Agricoltura. Corrao (M5S): “Bene i prestiti BEI agli agricoltori, ma inutili se l’Europa non tutela le nostre aziende agricole da concorrenza sleale”

Redazione

Agricoltura. Corrao (M5S): “Bene i prestiti BEI agli agricoltori, ma inutili se l’Europa non tutela le nostre aziende agricole da concorrenza sleale”

Mer, 11/12/2019 - 13:02

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PALERMO – “E’ sicuramente un ottimo segnale il sostegno della Banca Europea per gli investimenti a favore delle aziende agricole italiane. All’Italia, infatti, andrà il 50% del programma di prestiti da 700 milioni della BEI dedicato ai giovani agricoltori e bioeconomia”. A dichiararlo è il parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao a proposito delle agevolazioni della Banca Europea per gli investimenti per gli agricoltori italiani. “Nelle scorse settimane – spiega Corrao – la Bei ha firmato un protocollo con Intesa Sanpaolo per 100 milioni di euro, con Unicredit per 100 milioni e Credit Agricole Italia per 50 milioni di euro. Il programma è stato lanciato ad aprile dalla Commissione europea e dalla Bei e prevede un pacchetto da 975 milioni, di cui 275 milioni a due progetti pilota e 700 per aziende agricole e della filiera agroalimentare, con focus sui giovani e sui progetti di bioeconomia. Nel caso dei giovani imprenditori agricoli, sono previsti piccoli finanziamenti in partnership con le banche con tassi più bassi e durata più lunga, prevede prestiti fino a 15 anni”.

“Stessa cosa avverrà grazie ad un accordo tra la BEI e ICCREA – spiega ancora il deputato M5S – che coinvolge una serie di banche cooperative del centro nord. E’ un segnale certamente positivo, ma avrà risultati scarsi se l’Europa non troverà il modo di prestare attenzione ai cosiddetti ‘non bancabili’, cioè alle aziende cui non possono essere concesse le agevolazioni, perchè non hanno le condizioni minime per poter accedere al credito. La Commissione pertanto deve occuparsi di loro. Inoltre, il sistema dei prestiti agevolati in agricoltura sarà totalmente inefficace se non si creano le condizioni per il giusto prezzo di vendita dei nostri prodotti agricoli e non si tutelino i nostri produttori dalla concorrenza sleale di alcuni Paesi” – conclude Corrao.

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