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Mafia, sequestrati 17 milioni a “Re” dei pneumatici di Palermo

Redazione

Mafia, sequestrati 17 milioni a “Re” dei pneumatici di Palermo

Mer, 27/11/2019 - 09:32

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PALERMO – Sequestrati beni per 17 milioni di euro al ras del commercio di pneumatici. Per la Dda di Palermo e’ colluso con Cosa nostra. La Sezione Misure di prevenzione, su richiesta della procura, ha emesso un provvedimento di sequestro di aziende, disponibilita’ patrimoniali e finanziarie nei confronti di Vincenzo Gammicchia, 71 anni, incensurato, noto imprenditore palermitano nel settore della vendita di pneumatici. Nell’operazione sono stati impegnati oltre 50 finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, con il supporto di elicotteri della Sezione Aerea di Palermo, che hanno sottoposto a sequestro aziende, quote societarie, immobili, conti correnti bancari, polizze assicurative, cassette di sicurezza e auto e moto. L’attivita’ di indagine e’ stata condotta dagli specialisti del Gico che hanno sottoposto al setaccio atti giudiziari e informazioni patrimoniali, che riguardano un arco temporale di oltre 40 anni. La ricostruzione operata dai giudici della Sezione Misure di prevenzion, sulla base degli accertamenti effettuati dai finanzieri, viene spiegato, “ha consentito di evidenziare come Vincenzo Gammicchia sia da ritenere un imprenditore contiguo alla criminalita’ organizzata”. E’ stato necessario analizzare e riscontrare le dichiarazioni, precise, puntuali e ricorrenti, rese nel corso degli anni da numerosi collaboratori di giustizia, che lo indicano come “soggetto a disposizione” di Cosa nostra per investire nelle proprie attivita’ risorse di provenienza illecita riconducibili alle famiglie mafiose dei Galatolo e dei Fontana, attive nei quartieri Acquasanta e Arenella. Sono cosi’ emersi elementi per ritenere l’imprenditore – pur incensurato – “un soggetto socialmente pericoloso”, in quanto “appartenente (anche se non partecipe) al sodalizio mafioso, in considerazione dei fattivi contributi forniti nel tempo, diversificati nelle prestazioni concrete, ma comunque coerenti e riconducibili all’inquadramento di Gammmicchia nella categoria dell’imprenditore colluso con la mafia”.

Secondo quanto ricostruito, fin dall’inizio della sua attivita’ imprenditoriale, risalente alla fine degli anni ’70, Gammicchia “si e’ prestato ad occultare e schermare risorse di provenienza illecita, investendole nella propria attivita’ e pattuendo con esponenti di spicco del sodalizio forme di compartecipazioni da cui derivava il versamento di somme negli anni”. All’inizio degli anni 80 i fratelli Giuseppe e Vincenzo Galatolo avrebbero investito nell’attivita’ di rivendita di pneumatici 100 o 200 milioni di vecchie lire “per farlo iniziare”; avrebbe fornito nel tempo vari contributi di natura illecita approfittando della propria impresa,” mettendosi a disposizione per organizzare presso i locali della sua attivita’ commerciale incontri tra esponenti mafiosi” e per favorire il furto di autovetture che gli erano state consegnate per interventi e riparazioni, duplicando le chiavi e annotando gli indirizzi di residenza dei clienti. Non e’ tutto. Ha ottenuto, siglando specifici accordi con esponenti di spicco del sodalizio, l’esonero da richieste estorsive e persino l’appoggio del clan nell’eliminazione della concorrenza con metodi violenti e mafiosi, in occasione della possibile apertura di un punto vendita nei pressi della sua attivita’ commerciale da parte di un diretto concorrente: una testa di capretto posta sulla recinzione dell’area ove avrebbe aperto la nuova impresa e una telefonata convinsero, secondo i collaboratori, il malcapitato a lasciar perdere. Tenuto conto della “vicinanza” al clan, nonche’ dei finanziamenti delle prime iniziative imprenditoriali da parte della cosca criminale, il Tribunale ha quindi disposto il sequestro dell’intera attivita’ imprenditoriale e di tutto il patrimonio nella sua disponibilita’. E’ stato quindi eseguito il sequestro dei beni che da oggi saranno affidati ad un amministratore giudiziario: due imprese e relativi compendi aziendali ubicati a Palermo, operanti nel settore della vendita e riparazione di pneumatici, con cinque punti vendita dislocati in diversi quartieri cittadini; l’80% delle quote societarie di un Consorzio sito a Palermo, operante nel settore della revisione dei veicoli; 25 immobili (appartamenti e magazzini), tra i quali in particolare due ville di cui una in zona San Lorenzo con piscina ed una a Isola delle Femmine; 44 rapporti bancari, 10 polizze vita e due cassette di sicurezza; 11 fra autoveicoli e motoveicoli.

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