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Governo. “Da burattino a burattinaio”, la metamorfosi di Conte vista dalla stampa estera

Redazione

Governo. “Da burattino a burattinaio”, la metamorfosi di Conte vista dalla stampa estera

Gio, 29/08/2019 - 14:35

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Grande spazio sulla stampa internazionale sull’evoluzione della crisi politica italiana e la possibile formazione del nuovo governo tra chi mette in evidenza che con la nuova alleanza  Salvini “viene estromesso” e chi sottolinea “le molte incertezze” legate all’esecutivo M5s-Pd

Grande spazio sulla stampa internazionale sull’evoluzione della crisi politica italiana e la possibile formazione del nuovo governo guidato da Giuseppe Conte, tra chi mette in evidenza che con la nuova alleanza il ministro dell’Interno uscente Matteo Salvini “viene estromesso”, e chi invece sottolinea “le molte incertezze” legate all’inedita alleanza tra Cinquestelle e Partito democratico. Ma non manca chi vede con “sollievo” la prospettiva del nuovo esecutivo con l’occhio rivolto all’Europa.

Il NEW YORK TIMES titola: “Il nuovo governo prende forma in Italia, estromettendo Salvini e l’estrema destra”. “I partiti in guerra in Italia hanno chiuso un accordo per formare un nuovo governo che accantona Matteo Salvini, il leader dell’estrema destra che ha minacciato di riorientare drasticamente il posto dell’Italia in Europa”, si legge nell’articolo del corrispondente, secondo il quale “la storia rende la nuova coalizione un matrimonio di convenienza tra due nemici politici giurati, che possono dimostrarsi più instabili e conflittuali del governo che stanno per sostituire”. Il New York Times definisce la mossa dei Cinque Stelle di aprire al Pd come dettata dal desiderio di mantenere “i loro ben pagati posti di governo e il loro potere”.

Anche il britannico GUARDIAN titola sulla “estromissione” di Salvini estromesso e sottolinea l'”inattesa” alleanza, sottolineando che il ministro dell’Interno uscente “non si aspettava che Conte emergesse come suo rivale”. “I due partiti devono ancora stilare un programma e decidere sui nomi dei ministri”, continua il pezzo firmato da Roma, “c’è il rischio che l’accordo possa naufragare dopo che M5s ha annunciato che chiederà ai suoi membri di votare sull’accordo col Pd sulla piattaforma Rousseau”.

Per la tv pubblica britannica, BBC, “l’accordo di coalizione rappresenta una forte battuta d’arresto per il leader della Lega Matteo Salvini”. “Dividere il potere per lui non era abbastanza”, spiega il corrispondente James Reynold, “e voleva pieni poteri, ma questo lo ha spinto troppo oltre”. Ora, sottolinea, a tenere insieme la nuova coalizione è “lo scopo comune di fermare Salvini”. E poi una previsione sul nuovo governo “sara’ ostacolato e inseguito a ogni passo dall’uomo che hanno messo all’improvviso all’opposizione”.

“Giuseppe Conte, un burattino diventato burattinaio” titola con malizia il francese LE FIGARO, secondo cui quella del premier è stata “piroetta eccezionale”, dato che “passerà alla storia” per aver diretto un governo con l’estrema destra ritrovandosi successivamente “alla testa di un governo di sinistra con la benedizione di Donald Trump”.

Rimangono “molte incertezze” dopo “l’accordo politico tra i Cinquestelle e il Partito democratico”:  scrive il quotidiano francese LE MONDE commentando l’evoluzione politica italiana, aggiungendo che “la crisi è stata provocata dal ministro all’Interno Matteo Salvini”.

Per il quotidiano spagnolo EL PAIS, “ora sarà interessante vedere come Conte riuscirà a materializzare un’alleanza forgiata nelle stanze di palazzo e che si basa, principalmente, sulla necessita’ comune di fermare Salvini”. “Il programma politico e i decreti firmati dal precedente governo sono il prossimo grande nodo da risolvere”, continua El Pais, “la politica sull’immigrazione attuata dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è inaccettabile per il Pd”.

Mentre il principale quotidiano tedesco, la FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG, in un commento sulla formazione del nuovo esecutivo Conte parla di “grande sollievo” di fronte al possibile governo tra Cinquestelle e Dem pensando soprattutto alle prospettive europee, DIE WELT affronta di petto quello che ritiene essere il nodo Salvini: “M5S e Pd hanno formato una coalizione per tenere il populista Salvini fuori dal governo. Ma la nuova alleanza si limiterà solo a ritardare la presa del potere da parte di Salvini: non la impedirà”.

Parla di “debolezza” del nuovo governo il principale giornale elvetico, la NEUE ZUERCHER ZEITUNG: “I due partner dell’alleanza finora si sono duramente combattuti. Ambedue i partiti peraltro agiscono da una posizione di debolezza: stando ai sondaggi, la Lega di Salvini ha un ampio sostegno popolare”.

Diverso il punto di vista della ZEIT: secondo l’autorevole settimanale di Amburgo, “i Cinquestelle dal punto di vista dei contenuti hanno molto piuùin comune con il Pd di quanto facesse pensare l’inimicizia finora coltivata. I due partiti vogliono una politica fiscale che favorisca i redditi medi e bassi e non i più ricchi. Tutt’e due vogliono un reddito minimo e un rafforzamento della green economy. Alla fine i punti in comune con la Lega erano molti meno”.

La mossa di aprire la crisi da parte di Salvini viene invece giudicata come “la stupidaggine del secolo” dalla SUEDDEUTSCHE ZEITUNG: “Evidentemente non era del tutto a conoscenza delle norme di una democrazia parlamentare”, si afferma nel pezzo datato Roma, “ed è sembrato non accorgersi che in Parlamento esisteva anche un’altra possibile maggioranza oltre a quella tra la Lega e i Cinquestelle”.