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Fisco, gang dei crediti d’imposta. DIA Caltanissetta: (VIDEO) 6 arresti, 117 indagati in Italia

Redazione

Fisco, gang dei crediti d’imposta. DIA Caltanissetta: (VIDEO) 6 arresti, 117 indagati in Italia

Mar, 09/04/2019 - 19:47

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Sgominata un’organizzazione con base a Gela e ramificata su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla illecita compensazione di crediti di imposta. Sei gli arresti e sequestri per oltre 22 milioni di euro. Coinvolti imprenditori in tutta italia. La Guardia di finanza di Gela, con il supporto di altri Reparti sul territorio nazionale, dalle prime ore di questa mattina ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone accusate di avere costituito un’associazione a delinquere per lucrare sui crediti di imposta. Il maxi sequestro di oltre 22 milioni interessa 117 soggetti, tra persone fisiche e societa’, prevalentemente nel Nord d’Italia, che grazie al sistema realizzato hanno beneficiato della cancellazione dei loro debiti tributari.

I sei provvedimenti di custodia cautelare in carcere hanno raggiunto consulenti e imprenditori che dalla Sicilia fino alla Lombardia mettevano in atto un collaudato meccanismo di frode, tanto semplice quanto redditizio, che permetteva l’azzeramento di qualsiasi debito nei confronti dell’Erario, dalle cartelle esattoriali ai debiti Irpef, dalle liquidazioni Iva alle sanzioni accessorie. A capo dell’organizzazione c’era un imprenditore di origine siciliana residente nel bresciano, 33 anni, recentemente sottoposto ad una misura di prevenzione patrimoniale da parte della Dia di Caltanissetta. Con lui sono stati tratti in arresto un avvocato di Milano, un consulente bresciano, tre siciliani, tra cui un commercialista di Agrigento. Il provvedimento restrittivo e’ stato adottato sulla scorta delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Gela che hanno fatto luce su una serie di condotte evasive afferenti il mancato pagamento delle imposte, tasse e contributi previdenziali attraverso l’indebito ricorso all’istituto della compensazione, realizzato grazie all’apporto di professionisti e consulenti fiscali che operavano a beneficio di persone fisiche e societa’ residenti perlopiu’ nel nord Italia. Il meccanismo si basava sulla compensazione di posizioni tributarie, alterate attraverso la presentazione di modelli di pagamento F24, che i consulenti presentavano direttamente in banca oppure attraverso i servizi di internet banking messi a disposizione dagli intermediari finanziari, mediante il versamento di un solo euro per ogni modello di pagamento, ovvero un importo minimo per evitare la presentazione del modello F24 tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Il “sistema” rodato ormai da diverso tempo ha permesso all’organizzazione criminale, ramificata su tutto il territorio nazionale, di azzerare debiti tributari per oltre 22 milioni di euro, utilizzando in compensazione crediti fiscali inesistenti, riferiti ad investimenti in aree svantaggiate, di fatto mai avvenuti e, sottraendoli alle casse dello Stato. Il sistema ha permesso al gruppo di avere un ingente profitto illecito di circa 4 milioni di euro, distribuito poi ai componenti della banda sulla base di precise percentuali. Il gip, di fronte al quadro probatorio ricostruito dai finanzieri del Gruppo di Gela, ha disposto la restrizione della liberta’ personale, mediante un’apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere, dei sei, oltre al sequestro preventivo per equivalente di beni mobili, conti correnti, titoli azionari, quote societarie, immobili ed autovetture fino a concorrenza dell’importo di oltre 22 milioni nei confronti di 117 tra persone fisiche e societa’, che hanno beneficiato della cancellazione dei loro debiti tributari e la cui posizione sara’ al vaglio dagli inquirenti nel seguito delle indagini.

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