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Il compianto Enzo Barba è un giornalista: consegnato il tesserino postumo alla sorella Tiziana

Donatello Polizzi

Il compianto Enzo Barba è un giornalista: consegnato il tesserino postumo alla sorella Tiziana

Dom, 24/03/2019 - 09:26

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Un sogno che si realizza, il tesserino di giornalista alla memoria per Enzo Barba, consegnato alla sorella Tiziana dal presidente dell’Ordine di Sicilia, Giulio Francese. Il meritato riconoscimento ad un compianto amico e collega, strappato alla vita in un terribile incidente automobilistico il 24 agosto 2018. Uno scontro terrificante in cui perirono anche il papà Salvatore e la sorella Flavia; un evento terribile che mandò in frantumi i sogni di tre persone. Le schegge taglienti di quella tragedia misero in ginocchio Mussomeli, i suoi abitanti e gli amici delle vittime. Schegge che non hanno mai smesso di infliggere dolore, oggi attenuato da una sobria cerimonia, all’Hotel Federico II di Enna nel corso dell’assemblea annuale degli iscritti all’Ordine dei giornalisti, che ha “coronato” l’ammirevole ostinazione di Enzo di rendere la sua passione per le notizie e foto ancor più concreta e sostanziale. Molti i presenti, tra amici e colleghi, per onorare la memoria di Enzo. Una giornata da ripercorrere, da ricordare, da scrivere e raccontare.

Il suo ricordo è stato tracciato da Roberto Mistretta, apprezzata firma de La Sicilia, composto ed emozionato: “Un fotoreporter sempre disponibile, un collega che tutti noi vorremmo. Stava preparando i documenti per iscriversi all’ordine. Noi avevamo preso l’impegno, tutti, di chiedere all’ordine di iscrivere Enzo come giornalista alla memoria; il presidente Francese è stato immediatamente disponibile ed il consiglio ha subito accolto questa richiesta. Siamo qui per onorare Enzo“.

Poi è stata la volta dell’amministrazione mussomelese, rappresentata dall’assessore (allo Sport, Spettacolo, Politiche giovanili, Cultura e Turismo) Seby Lo Conte; con la fascia tricolore, anche lui travolto dalla forte commozione che si respirava nella sala: “Umile, determinato, Enzo era una persona speciale. Oggi rappresento l’Amministrazione e Mussomeli, per rendere il giusto omaggio ad una persona le cui qualità erano innumerevoli. L’amico di tutti, che realizza un sogno che in parte attenua un dolore che non potrà mai sopirsi”.

Per la nostra redazione, presenti Donatello Polizzi, il maestro Carmelo Barba, attonito in silenzio, trascinato da dolorosi ricordi(che con Enzo sono le colonne de Il Fatto del Vallone), e Salvatore Catalano.

Infine prima della consegna, ha parlato Tiziana Barba: “Da quel giorno la mia vita è distrutta. Non potrà mai essere uguale a prima. Ma questo gesto, questo tesserino era per Enzo un obiettivo, un sogno che adesso è diventato realtà”

Per l’occasione anche il presidente nazionale dell’ordine Carlo Verna ha inviato un messaggio, “condivido in pieno l’iniziativa del tesserino alla memoria per Enzo Barba”, letto dal presidente regionale Francese che poi ha aggiunto: “Il tesserino, un pezzo di carta, per molti è una ragione di vita. Realizziamo il sogno di Enzo, quello di entrare nella comunità dei giornalisti: ci da una lezione, quella che noi dobbiamo essere una comunità, non solo una categoria, ma spesso lo dimentichiamo“. Al termine della cerimonia,Pippo Madè, noto artista, ha voluto consegnare una propria serigrafia a Tiziana Barba: “E’ “L’angelo della giustizia” che si trova nella sepoltura gentilizia di Paolo Borsellino. E ci tenevo che lei lo avesse”.

Adesso ci sarebbe da scrivere il finale, ma non c’è mai finale in storie vergate da dolore e morte. Non c’è, non ci sarà mai fine ad un vuoto, lasciato da un amico. Non smetteranno mai di fare male quelle schegge dei suoi sogni andati in frantumi, ma tutti siamo animati dalla risoluta volontà di coltivare il ricordo di una persona che con la sua modalità di vita ha lasciato un segno indelebile ed una illuminante lezione: vivere bene, con passione, con convinzione, con una poetica ingenuità, come ha fatto lui; una condotta che consente di coronare i sogni sempre, anche quando non ci saremo più. Anche quando aspirazioni, emozioni, desideri si coagulano in un “pezzo di carta” che diventa una piccola luce in un buio avvolgente, una tenebra che sarà attenuata da ognuno di quelli che oggi in quella sala ha pensato, pianto, di gioia e dolore per Enzo.