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Caltanissetta, concerto di Francesca Incudine: mercoledì 29 agosto

Redazione

Caltanissetta, concerto di Francesca Incudine: mercoledì 29 agosto

Mer, 29/08/2018 - 07:03

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CALTANISSETTA – Ha vinto nel Luglio scorso  la “Targa Tenco” come miglior disco dialettale prodotto in Italia: Francesca Incudine sarà in concerto nel chiostro della Biblioteca Comunale Luciano Scarabelli, Mercoledì 29 Agosto alle ore 20,30. Francesca Incudine sarà accompagnata da Nicola Merlisenna alle chitarre, Salvo Compagno alle percussioni , Carmelo Colajanni ai fiati. L’Ingresso al concerto è gratuito.

Tarakè, di semi sparsi al vento, è il titolo del nuovo concerto della cantautrice ennese per presentare il suo nuovo un lavoro discografico che racconta di viaggi, di speranza, di cambiamento, “di semi sparsi al vento”, quei semi come sogni e come segni, volati via dalla corolla del dente di leone, il tarassaco, il nuovo fiore simbolo scelto per questo nuovo percorso artistico. Brani ben piantati per terra, che raccontano storie coraggiose, amori fecondi, finestre sul reale e sul possibile, desideri e volontà. Quadri sonori dipinti dagli arrangiamenti di Carmelo Colajanni e Manfredi Tumminello, che ne curano la direzione artistica, miscelando sapientemente il suono alla parola, il pop alla world music, il siciliano all’italiano, per restituire al pubblico una trama ispirata.

La cantautrice ennese Francesca Incudine ha vinto la Targa Tenco 2018. A decretarlo e’ stata una giuria composta da oltre 300 giornalisti musicali che ha stabilito che ‘Tarake”, prodotto dalla giovane etichetta Isola Tobia Label, e’ il disco in dialetto più bello dell’ultima annata, confermando cosi’ i tanti riscontri positivi che la cantautrice ha raccolto con questo lavoro intenso e delicato, tra canzone e world music. La targa le verrà consegnata nell’ambito della rassegna della Canzone d’Autore (Premio Tenco) in programma al Teatro Ariston di Sanremo dal 1- 8 al 20 ottobre prossimi.

Canzone d’autore e world music per un album che racconta di coraggio e di cambiamento, ma lo fa con la levità dei semi di tarassaco dispersi nel vento. Viene da un’urgenza di cambiamento, dalla ricerca di nuove strade e dalle conseguenti cadute, il secondo album di Francesca Incudine, cantautrice siciliana, tra le giovani realtà più interessanti della world music italiana.

Inquieta, come il titolo del suo disco, TARAKE’ (Isola Tobia Label): una parola che deriva dal greco e significa scompiglio, turbamento, ma che si trasforma quando incontra il suffisso “akos” (rimedio), diventando “tarassaco”, il nome di un fiore che ha in sé il problema e la sua soluzione.

È quel fiore conosciuto anche come soffione, che pare esaudisca i desideri quando, grazie ad un alito, i suoi semi si disperdono nel vento. “Così, come quei piccoli semi, sono venute fuori – racconta Francesca Incudine – le canzoni di questo disco. Undici piccole guerriere che raccontano di coraggio e di come le cose cambiano solo se veramente vogliamo che cambino.

Undici quadri sonori per restituire un po’ di ciò che ero e di ciò che voglio essere, rispondendo ancora una volta ad una promessa fatta a me stessa: quella di essere autentica”. E, seguendo la traiettoria dei batuffoli di tarassaco, Francesca Incudine è partita alla ricerca di storie e di emozioni da raccontare, per lo più in siciliano, nelle tracce del disco: le operaie della Triangle Waist Company di New York morte in fabbrica avvolte dalla fiamme; i dubbi di Colombo e Gutierrez che, in una immaginaria conversazione, si interrogano sulle ragioni del viaggio; il dramma dell’immigrazione e il coraggio dell’umanità; la voglia di cambiamento; la forza dell’amore quando è appartenenza e non possesso; la capacità di trasformare le “cadute” in danza; il tempo che passa vissuto con la leggerezza dell’infanzia.

È un disco che racconta l’impegno di vivere Tarakè, ma lo racconta con la delicatezza e la levità dei semi nel vento. Si potrebbe dire che è colorato ad acquerelli, come l’immagine di copertina firmata da Stefania Bruno. L’album contiene un omaggio ad Andrea Parodi, ovvero la versione di “Frore in su Nie” che la Incudine ha presentato nel 2013 al Premio dedicato all’artista sardo dove ha fatto incetta di riconoscimenti: premio della critica, premio per il miglior testo, premio per la migliore musica e premio dei bambini.

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