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Serradifalco. Approvato in via amministrativa il progetto esecutivo per il restauro e consolidamento della Chiesa Madre.

Redazione 1

Serradifalco. Approvato in via amministrativa il progetto esecutivo per il restauro e consolidamento della Chiesa Madre.

Lun, 01/01/2018 - 21:12

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SERRADIFALCO. Le somme per il pagamento delle competenze tecniche relative alla progettazione ed al coordinamento della sicurezza nella fase di progettazione saranno a totale carico della Parrocchia San Leonardo Abate. Con questa liberatoria da parte dell’arciprete, si è sbloccato il finanziamento regionale per i lavori di recupero, restauro e consolidamento statico-strutturale della chiesa San Leonardo Abate. Sono stati poi trasmessi alla Regione da parte del Comune anche alcuni elaborati progettuali aggiornati dai progettisti, nonché il nuovo quadro economico del progetto. Che prevede per lavori a base d’asta 441.467,09 euro, oneri di sicurezza non soggetti a ribasso per 24.948 euro, costo della manodopera soggetta a ribasso per 144.638,91 euro, mentre le somme a disposizione dell’amministrazione saranno 251.646,57 euro. Il progetto esecutivo aggiornato è stato approvato in via amministrativa e prevede la sistemazione della navata e del presbiterio della Chiesa Madre con il consolidamento della copertura della chiesa Madre ed il rifacimento degli stucchi della volta danneggiati dalle infiltrazioni di acqua piovana. Il progetto, redatto dall’arch. Sergio Domenico Lattuca e dall’Ing. Salvatore Vancheri per l’importo complessivo di 718.061,66 euro, è stato già finanziato dalla Regione per il tramite del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti. Ovviamente questo finanziamento nulla ha a che vedere con gli interventi di somma urgenza già eseguiti due anni fa nella Chiesa Madre per scongiurarne il crollo del tetto sulla cupola. Il costo di quei lavori è stato di 160 mila euro, di cui 79 mila finanziati dalla Cei con i fondi dell’8 per mille, e 81 mila a carico della parrocchia che ha raccolto, tramite donazioni, la somma di 56 mila euro per poi decidere di accendere un mutuo di 25 mila euro per saldare il resto del debito.