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Da Caltanissetta l’annuncio di Luigi Di Maio: “Mi candido a premier per il M5S”

Redazione

Da Caltanissetta l’annuncio di Luigi Di Maio: “Mi candido a premier per il M5S”

Sab, 16/09/2017 - 15:25

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“Oggi ho accettato la mia candidatura a Premier per il Movimento 5 Stelle”. Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e esponente di spicco del M5S. “Quando il Movimento 5 Stelle è diventato la prima forza politica del Paese – scrive Di Maio – hanno avuto paura e hanno iniziato a combatterci con tutto il potere mediatico e politico che avevano a disposizione. Siamo ancora qui, più forti di prima. E ora dobbiamo completare l’opera: andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l’Italia”.

Nel post Di Maio ricorda che “come tanti di voi ho iniziato questo percorso 10 anni fa, l’8 settembre del 2007 con un banchetto. Ed è dal banchetto dei nostri attivisti siciliani, di Caltanissetta che voglio parlarvi oggi. All’inizio non volevamo neanche entrare nelle istituzioni, pensavamo che bastasse proporre alla politica progetti validi per essere ascoltati. Ma ci hanno ignorati. Per questo abbiamo deciso di entrare nelle istituzioni dall’opposizione per far conoscere al Paese il loro indegno modo di gestire la cosa pubblica. E hanno passato il tempo a deriderci. ‘Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci'(Ghandi)”. Infine un post scriptum: “Sono tornato in Sicilia – spiega Di Maio – per sostenere Giancarlo Cancelleri. Oggi siamo nella sua città, a Caltanissetta, e poco mi fa sono fermato a un banchetto dei nostri instancabili attivisti”.

Per ricevere l’investitura (data praticamente per scontata) Luigi Di Maio dovrà sottoporsi al voto degli iscritti. Le candidature, stando al regolamento pubblicato ieri sul Blog di Grillo, vanno presentate entro lunedì 18. Si voterà fino al 23, giorno in cui, durante la festa di Rimini, verrà proclamato il candidato premier del M5S. Nel regolamento (si è detto che la cosa è stata fatta apposta proprio per Di Maio) è stato esplicitato che possono partecipare alle primarie anche candidati che sono indagati dalla magistraura. Purché si tratti di reati “minori”. E’ il caso, appunto, di Di Maio che risulta indagato per diffamazione in secondo alla querela di Marika Cassimatis, la candidata 5 Stelle a sindaco di Genova che venne destituita da Grillo.