MUSSOMELI – – Saranno verosimilmente i frati della Fraternita dei Servi della Misericordia della Copiosa Redenzione fondata in Brasile da padre Wilton Morales Lopes e già operanti nella nostra Diocesi, a proseguire la secolare tradizione della presenza dei frati a Mussomeli. Presenza che allo stato attuale è rappresentata soltanto dai francescani, attivi da cinque secoli nell’omonimo convento adiacente la chiesa del Poverello d’Assisi. Sennonché, come è noto, a seguito di apposito decreto emanato dal Padre Generale dei francescani, il convento chiuderà i battenti il prossimo 30 giugno. E venendo a mancare i francescani che tanto bene hanno operato ed operano, per perpetuare la presenza dei frati in città, il vescovo mons. Mario Russotto ha pensato di affidare ai Servi della Misericordia la chiesa di San Francesco. La notizia è stata anticipata dall’arciprete don Pietro Genco durante la messa solenne in onore di San Giuseppe, lo scorso 19 marzo, vigilia della Domenica delle Palme, giornata in cui anche il vescovo avrebbe dovuto dare l’annuncio a tutta la comunità mussomelese, durante l’ora di preghiera alla madrice, alla presenza dei confraternite e congregazioni. Annuncio che tuttavia s’è preferito rimandare anche perché allo stato attuale, i fraticelli tutt’ora presenti a Mussomeli, l’anziano fra’ Luigi Sapia e il superiore fra’ Antonio Caruso, al di là del decreto, non hanno ricevuto alcuna comunicazione da parte del ministro provinciale, circa la loro nuova destinazione. E così il vescovo, per rispetto alla tunica di San Francesco, ha preferito evitare nuove polemiche dopo quelle dello
scorso anno quando nonostante i suoi reiterati tentativi, non riuscì a mettersi in comunicazione col provinciale, fra’ Giambattista Spoto, per tentare di scongiurare la chiusura del convento (ufficialmente per mancanza di vocazioni) e quindi salvaguardare la presenza dei francescani in città, dove sono molto benvoluti. Il vescovo scrisse anche un’accorata lettera al Ministro Generale dell’ordine, Padre Marco Tasca, 119° successore di San Francesco per perorare tale causa, ma fu tutto inutile. E così dopo mezzo millennio di umile servizio nella terra manfrida, se non interverranno fatti nuovi, i francescani saranno costretti a fare le valigie fra tre mesi. A darne notizia a fine messa lo scorso 3 gennaio, fu proprio fra’ Antonio Caruso che con voce rotta dalla commozione lesse il decreto datato 23 dicembre 2015, con cui si stabilisce che “Il Convento di San Francesco dell’Immacolata in Mussomeli, è soppresso a partire dal 30 giugno 2016”. Le motivazioni ufficiali circa la prossima dismissione del convento (saranno chiusi anche i conventi di Noto e Ragusa), come già detto, chiamano in causa la crisi di vocazioni ma poiché qualche dubbio rimane, avremmo voluto chiederne conferma al ministro provinciale. I nostri tentativi di rintracciarlo sul cellulare però sono andati a vuoto. Pare tuttavia che il provinciale dovrebbe tornare a Mussomeli a giorni per incontrare i due frati rimasti ed informarli della decisione del Definitorio circa la loro destinazione. L’ultima volta venne lo scorso dicembre quando insieme al vescovo celebrò il 50° di sacerdozio di Padre Sapia. E proprio padre Sapia sta concludendo un libro sulla secolare storia dei francescani giunti a Mussomeli nel lontano 1526. Certo non pensava l’anziano fraticello che sarebbe toccato proprio a lui l’ingrato compito di doverne scrivere anche la fine della permanenza nella terra di Manfredi. I frati da parte loro preferiscono non parlare di questa dolorosa vicenda che li tocca da vicino, anche se lo stesso padre Sapia ha formulato una sua proposta ai propri superiori, ovvero che il convento di S. Francesco venga trasformato in eremo, in cui i frati francescani possano stare come volontari e non con lettera obbedenziale. “Questa –ha di recente dichiarato- è stata la mia proposta al Definitorio provinciale al Ministro Provinciale: mi auguro che l’accettino e così almeno la presenza di noi frati francescani possa continuare. Questo è il mio augurio, la mia preghiera al Signore”.
Mussomeli. frati brasiliani al Convento di San Francesco?
Mer, 30/03/2016 - 10:56
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