MUSSOMELI – Venerdì 8 gennaio 2016, presso l’Ospedale di Mussomeli avrà luogo una Assemblea con presidio permanete composta dai comuni di Mussomeli, Acquaviva Platani, Campofranco, Sutera, Vallelunga Pratameno, Villalba, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Alia, Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini più presenza di tutte le sigle sindacali, del comitato cittadino “Giù le mani dal punto nascita” e da numerose associazioni del terzo settore presenti nel territorio per protestare contro la decisione del Ministro Lorenzin di chiudere il Punto Nascita del Comune di Mussomeli.
Nel corso dell’assemblea verrà chiesta l’approvazione di un documento che sarà inviato a tutte le cariche istituzionali più alte finalizzato al mantenimento ed alla messa in sicurezza del Punto Nascita di Mussomeli.
Inoltre verrà reso noto il testo della Lettera inviata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che così recita
“Illustrissimo residente,
Le scrivo in relazione alla decisione del Ministro Lorenzin di chiudere il punto nascita di Mussomeli, comune situate nell’entroterra siciliano, in provincia di Caltanissetta, con una popolazione di circa 11.000 abitanti, capofila del Distretto sociosanitario che comprende i comuni di Acquaviva Platani, Campofranco, Sutera, Vallelunga Pratameno, Villalba. Fruitori dei servizi socio-sanitari presenti presso la struttura sanitaria ospedaliera e del punto nascita in particolare (aperto ed attivo da ben 36 anni), sono gli abitanti dei comuni sopracitati e dei comuni viciniori appartenenti a due altre diverse provincie quali Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Alia per la provincia di Palermo e Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini per la provincia di Agrigento (con un bacino di utenza superiore agli 80.000 abitanti), attratti dalle competenze professionali e dall’umanità degli operatori sanitari impegnati nella gestione della struttura. Questa punto nascita che negli anni ha garantito servizi eccellenti alle puerpere e ai neonati, adesso e state definitivamente chiuso mentre altri punti nascita aventi stesse condizioni, anche in termini di numero di parti (Bronte, Licata, Cefalu) sono stati preservati, con notevole disparità di trattamento subita dal territorio ove ricade l’ospedale Mussomelese.
La chiusura è certamente dovuta anche a ragioni di contenimento della spesa che impongono di valutare il numero di utenti che durante l’anno hanno partorito presso il nostro punto nascita, a nulla rilevando che la posizione orografica del nostro comune consente di raggiungere l’ospedale più vicino in non meno di un ora, quando le piogge ne consentono la percorrenza. Si illustre Presidente, perche basta un temporale che impedisce di transitarvi che si rimane completamente isolati. L’adeguamento alla normativa europea che impone il preciso rispetto delle condizioni di sicurezza in cui la struttura deve operare deve essere rispettato, ma al contempo occorre assicurare la vita di una mamma e di un bambino, consentendole di partorire in altrettante condizioni di sicurezza, che non possono certo essere assicurate se l’ospedale più vicino, in alcuni periodi (le vie di comunicazione nel periodo invernale in modo particolare sono da paese sottosviluppato), e completamente irraggiungibile o nella migliore delle ipotesi lo sarà dopo più di un ora. Ci si chiede perche non ottemperare alle due esigenze mettendo in sicurezza con degli interventi che si reputano necessari (cosa che era già stata ordinata all’ASP di Caltanissetta con un precedente decreto di proroga – anno 2013 – a firma dell’allora Assessore alla Salute Lucia Borsellino, ma mai realizzata), ma in una struttura che e già attrezzata con strumenti e personale, garantendo il diritto alla salute a ciascun individuo? Presidente, mi rivolgo a Lei con la fiducia che possa ascoltare questa mia richiesta d’aiuto che rappresenta quella di intere comunità che a gran voce chiedono il mantenimento del punto nascita di Mussomeli. E che e la voce di intere comunità che si sentono cittadini di serie B dove il diritto alla salute non viene pienamente riconosciuto. So quanta per un politico sia altrettanto difficile fare delle scelte che si rendono necessarie ed indifferibili, quali la razionalizzazione mirata al contenimento della spesa, ma ii diritto alla vita penso debba essere prioritario dinanzi a qualsiasi altra scelta. E’ per questo motive che La invito a venire a Mussomeli, cos] come ho già fatto con il Ministro Lorenzin (senza ricevere alcuna risposta) per rendersi conto di presenza della difficoltà delle condizioni viarie del nostro territorio e della carente sicurezza, questa si, che la chiusura di questo punto nascita comporta. Ci onori della Sua visita e se dopo averla effettuata riterrà che le condizioni viarie sono tali da poter garantire la sicurezza delle puerpere allora sarà la nostra comunità ad accettare la decisione con assoluto rispetto. Io, al contrario, sono certo che non appena si renderà conto di persona di quelle che sono le nostre vie di comunicazione, con la sensibilità politica che la contraddistingue, sarà Lei stesso il primo ad opporsi alla decisione di chiudere il nostro punto nascita. Attendo con fiducia una Sua risposta.
Ossequiosamente.

