CALTANISSETTA – Faccia a faccia nell’aula bunker del carcere di Firenze, fra Vittorio Tutino, imputato nell’ambito del secondo processo per la strage di Capaci e il collaboratore di giustizia, Gaspare Spatuzza, che con le sue rivelazioni ha permesso di aprire un nuovo filone d’inchiesta le stragi del ’92. Un confronto a tratti teso fra i due, a tratti segnato dai loro vecchi ricordi e da qualche sorriso. Entrambi hanno dichiarato che la loro e’ un’amicizia che risale alla meta’ degli anni 80, un’amicizia diventata particolarmente forte negli anni successivi. Tutino, ha confermato di aver curato la latitanza di Filippo Graviano, ma ha negato – contrariamente a quanto affermato da Spatuzza – di aver fatto da staffetta, insieme a Fifetto Cannella, per il trasporto dell’esplosivo che poi sarebbe servito per la strage di Capaci. Tutino ha detto che in quel periodo era in viaggio di nozze, mentre Spatuzza ha sostenuto che l’assenza di Tutino da Palermo duro’ solo pochi giorni. Al rientro di Tutino dal viaggio di nozze, i tre avrebbero provveduto al trasporto dell’esplosivo.
Mafia: ‘Capaci bis’, confronto Spatuzza-Tutino su esplosivo
Ven, 08/01/2016 - 17:51
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