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Chiusura Corti d’Appello, proposta di risoluzione al ministro Orlando. Azzurra Cancelleri (M5S): “Così si perde il controllo del territorio”

Redazione

Chiusura Corti d’Appello, proposta di risoluzione al ministro Orlando. Azzurra Cancelleri (M5S): “Così si perde il controllo del territorio”

Ven, 20/11/2015 - 11:25

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Azzurra Cancelleri_800x530ROMA – Su iniziativa del Deputato del Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri, i deputati Sarti, Villarosa e D’Uva hanno firmato  una risoluzione presentata in commissione giustizia alla Camera, sulla diminuzione delle Corti d’Appello in Sicilia, a Messina e Caltanissetta, inserita nel programma del Ministero della Giustizia. Già lo scorso ottobre, il deputato Azzurra Cancelleri aveva invitato il ministro Orlando ad un incontro. Ma la richiesta è finita nel dimenticatoio. Con il documento, depositato alla Camera, i firmatari fanno rilevare perché “la riduzione e l’accorpamento delle Corti siano da escludere, considerate l’estensione territoriale di pertinenza, i carichi di lavoro, la situazione infrastrutturale precaria, l’effettivo tasso di impatto della criminalità organizzata”.

“Chiudere le Corti d’Appello a Caltanissetta e a Messina – dice Azzurra Cancelleri – significa difatto perdere un importante presidio di giustizia che porterebbe ad uno smembramento di numero altri uffici giudiziari e ad una conseguente riduzione del personale amministrativo, della magistratura e delle forze dell’ordine. Non permetteremo che questo accada – continua -. L’efficienza della giurisdizione e la politica di contrasto alla criminalità organizzata in Sicilia restano priorità e noi le difenderemo. Con questo programma di tagli del ministro Orlando incapperemmo nella perdita di controllo di un territorio, dove peraltro, la criminalità è vivace”.

Nella risoluzione depositata si mette in evidenza, tra le altre considerazioni, che dalla lettura dei dati statistici emerge che il numero di procedimenti a carico di minori indagati per reati di mafia in provincia di Caltanissetta, sia il più alto tra i distretti siciliani. “C’è quindi bisogno di mantenere questi presidi, non di ridurli. Lo dice anche la Commissione Europea sull’efficienza della giustizia, che anzi, non esclude l’ipotesi che in casi particolari come quelli siciliani, che fanno registrare una triste tradizione di criminalità organizzata, non sia da escludere l’istituzione di nuovi tribunali”.

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