Salute

Caltanissetta, sit-in di protesta per il riconoscimento della LIS e dei diritti delle persone sorde e sordo cieche

Michele Spena

Caltanissetta, sit-in di protesta per il riconoscimento della LIS e dei diritti delle persone sorde e sordo cieche

Dom, 16/11/2014 - 17:43

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manifestazione LIS_ENS Caltanissetta_14_11_2014CALTANISSETTA – Venerdi mattina alle ore 10,00 si è tenuto un Sit-in di protesta, davanti la Prefettura,  da parte dei Sordi della provincia di Caltanissetta per ottenere il riconoscimento della Lingua dei Segni.

Il Presidente provinciale dell’Ens di Caltanissetta Franco Di Maio dichiara che: “ L’Ente Nazionale Sordi – Onlus, ancora una volta,  torna in piazza per manifestare contro l’immobilismo delle Istituzioni. La nostra vita, la vita delle persone sordesordo cieche e con disabilità uditiva più o meno grave fa i conti ogni giorno con le invisibili barriere della comunicazione e della relazione”.

La discriminazione è una inseparabile compagna:

– del bambino a scuola, laddove mancano servizi di sostegno e di assistenza alla comunicazione;

– del giovane che più si avvicina ai gradi di istruzione superiore e più trova difficoltà, fino ad arrivare alla lontana meta dell’Università, dove sono carenti o del tutto assenti servizi di assistenza e interpretariato, e possibilità di interagire senza barriere con i propri coetanei;

– dell’adulto costretto a lottare per ottenere un lavoro, per guardare un programma in TV, per avere accesso a informazioni in una stazione ferroviaria, in un pronto soccorso, in un ufficio pubblico.

– delle donne che a causa della sordità subiscono una maggiore e continua emarginazione sociale;

– degli anziani che vengono posti ai margini della società;

– delle persone sordo cieche e/o con disabilità multipla, che solo grazie alle famiglie e alle Associazioni riescono a condurre una vita degna di questo nome.

Barriere che potrebbero essere notevolmente diminuite o eliminate rendendo operativo uno strumento legislativo di cui l’Italia si è dotata più di cinque anni fa: “Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità”, ratificata con L. 3 marzo 2009, n. 18. Un documento di fondamentale importanza, che prevede azioni per il riconoscimento, la tutela, promozione e diffusione delle lingue dei segni degli Stati che, come l’Italia, l’hanno resa propria con una Legge dello Stato. Per uscire da un vergognoso stallo in cui il nostro Paese versa da molti anni, ben da prima della ratifica della Convenzione ONU, l’ENS nel mese di ottobre 2013 ha presentato la Proposta di Legge “Disposizioni per la rimozione delle barriere della comunicazione, per il riconoscimento della LIS, della LIS tattile e per la promozione dell’inclusione sociale delle persone sorde e sordo-cieche”.

Nel testo si prendono in considerazione tutte le diverse esperienze di vita, scelte familiari e la complessità della sordità, affermando innanzitutto il principio della libertà di scelta: le persone sorde e le loro famiglie hanno il diritto di scegliere la modalità di comunicazione e di accesso alle informazioni che prediligono, nel pieno rispetto della loro autonomia e identità.

Cosa chiediamo? Semplicemente che vengano sostenuti, tutelati e diffusi tutti gli strumenti per la comunicazione, gli ausili e le metodologie che garantiscono azioni di prevenzione e cura, integrazione e autonomia, nel rispetto delle scelte di persone e famiglie: screening neonatale, protesizzazione precoce,bilinguismo, metodo oralista, riconoscimento e promozione della Lingua dei Segni Italiana (LIS) e LIS tattile.

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