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Roma, inaugurazione anno giudiziario forense: Giuseppe Iacona, “Intervento del ministro Orlando, luci e ombre”

Donatello Polizzi

Roma, inaugurazione anno giudiziario forense: Giuseppe Iacona, “Intervento del ministro Orlando, luci e ombre”

Mer, 23/07/2014 - 10:55

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 Da destra, Prof. Guido Alpa (presidente del CNF) e Giuseppe Iacona

Da sinistra, Prof. Guido Alpa (presidente del CNF) e Giuseppe Iacona

ROMA – Giuseppe Iacona, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta, a Roma per impegni professionali, ha partecipato all’inaugurazione dell’anno giudiziario forense, mercoledì 16 luglio, cui,  tradizionalmente, si rassegna, alla presenza del Guardasigilli, lo stato dell’amministrazione della Giustizia in Italia secondo il punto di vista, dell’Avvocatura, che, al pari della Magistratura, deve considerarsi a buon diritto uno dei soggetti della giurisdizione

Il Presidente Guido Alpa ha evidenziato il ruolo dell’Avvocatura e le positive refluenze della nuova Legge Professionale perchè l’Avvocatura stessa sia sempre più protagonista propulsiva di una riforma organica per una giustizia finalmente efficace e rapida, soprattutto attraverso l’auspicata indispensabile presenza dell’Avvocatura stessa negli Uffici Legislativi del Ministero che ne condizionano la politica. Giuseppe Iacona non è rimasto positivamente impressionato dall’intervento del Ministro Orlando.
“Infatti, se ho molto apprezzato il suo pieno riconoscimento del ruolo dell’Avvocatura, anche dallo stesso ritenuto soggetto indispensabile, e l’innovativo metodo del confronto, sibbene non consociativo, con l’Avvocatura stessa su tutte le riforme prossime venture, intento veramente apprezzabile, mi ha molto preoccupato il richiamo espresso (inequivocabile) al prosieguo della riforma della geografia giudiziaria, che prevede un intervento entro i prossimi 18 mesi sui Distretti delle attuali Corte di Appello. Debbo doverosamente confermare che le preoccupazioni e l’allarme sulla sorte della Nostra Corte sono più che mai attuali e debbo da subito richiamare ad una sorta di mobilitazione, che sia ben studiata e coordinata, tutti i soggetti, quali Magistratura, Enti Locali, Sindacati, Forze di Polizia, Cittadini e chiunque abbia a cuore la nostra città, per prevenire (dopo non ci sarebbe che, ancora una volta, rassegnarsi supinamente) la soppressione della Corte ed agire più che mai, piuttosto (una sorta di preventiva strategia) all’allargamento dei suoi confini e potenziamento in termini ben studiati di criteri di efficienza, facendo valere le peculiarità  del territorio siciliano. Ritengo di potere contare sulla solidarietà degli Ordini Circondariali Siciliani e mi appello a quella dei soggetti sopra indicati, senza il cui apporto sinergico tutto sarebbe vano. Da parte mia, per il modesto ruolo che mi compete, massima attenzione ed impegno. Non possiamo permetterci altre dolorose perdite”

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