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Progetto Autonoma-mente: avviate cinque microimprese a Gela e Niscemi. Per la presentazione delle idee finanziabili c’è tempo fino a maggio

Redazione

Progetto Autonoma-mente: avviate cinque microimprese a Gela e Niscemi. Per la presentazione delle idee finanziabili c’è tempo fino a maggio

Mer, 15/01/2014 - 13:28

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imagesGELA – Al termine di un anno di attività è giunto il momento di stilare un primo bilancio del progetto Autonoma-mente: sono cinque le iniziative imprenditoriali che hanno avuto accesso al microcredito ed altri tre sono in fase di valutazione da parte dell’istituto bancario che aderisce all’iniziativa (BCC del Nisseno) su un totale di 93 idee imprenditoriali presentate delle quali 31 sono state ritirate dagli stessi soggetti proponenti, una proposta è stata rigettata dall’istituto bancario, mentre le restanti 53 iniziative sono in corso di valutazione da parte degli esperti del progetto che ne valuteranno la fattibilità. Si tratta di dati parziali poiché i termini per presentare idee di microimpresa scadono a maggio.

 Il progetto Autonoma-mente, sostenuto da Fondazione con il Sud, e realizzato grazie alla rete di associazioni appartenenti al mondo laico e religioso in collaborazione con istituzioni e soggetti profit e con il circolo ARCI Le Nuvole capofila, è attivo nei comuni di Gela, Butera, Niscemi e Mazzarino.

Una delle prime fasi di Autonoma-mente è stata l’attività di promozione e laboratori (definiti anche Startup) svolta, da settembre a novembre del 2012, nei comuni interessati dal progetto e che ha riscosso un notevole successo in termini di partecipazione.

Autonoma-mente si propone di permettere l’accesso al credito a quei soggetti che non sono in possesso di garanzie – e quindi impossibilitati ad accedere al credito bancario tradizionale – ed accompagnarli nella fase iniziale di un’attività solida che dia una reale indipendenza economica ai beneficiari del finanziamento.

Nel territorio in cui opera il progetto Autonoma-mente (14,1% di disoccupazione con dati ufficiali aggiornati al 2008) lo strumento del microcredito alle imprese può essere considerato fondamentale per un rilancio dell’occupazione, della politica sociale e dell’inclusione. Il microcredito rappresenta una vera azione diretta a promuovere l’innalzamento dei livelli occupazionali, un’adeguata protezione sociale, il contrasto all’esclusione e alla povertà e il miglioramento delle condizioni di lavoro.

Il progetto Autonoma-mente è uno dei primi realizzati in Sicilia con il metodo “Yunus” (dal nome dell’ideatore e realizzatore del microcredito moderno Muhammad Yunus) e si rivolge a giovani disoccupati (che nonostante in possesso di titoli di studio e competenze specifiche, hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro cosiddetti giovani eccellenti) e persone svantaggiate (espulse dal mercato del lavoro, senza distinzione di sesso ed appartenenti ad una fascia di età in cui è difficile trovare un lavoro stabile, dignitoso e che spesso operano nel sommerso, cosiddetti soggetti a rischio di esclusione sociale).

Per ulteriori informazioni è possibile contattare  Luciana Carfì, presidente del Circolo ARCI “Le Nuvole” e capofila del progetto.

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