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Nuova Civiltà in attesa di mezzo milione dal Comune di Caltanissetta. Firrone: “C’è già la delibera!”

Redazione

Nuova Civiltà in attesa di mezzo milione dal Comune di Caltanissetta. Firrone: “C’è già la delibera!”

Dom, 24/11/2013 - 09:54

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padre giuseppe anzaloneSAN CATALDO – Rischia il collasso l’associazione Nuova Civiltà per i ritardi e le inadempienze del Comune di Caltanissetta. La struttura gestita da padre Giuseppe Anzalone e operante a San Cataldo attende ancora il saldo delle rete mensili da maggio 2012, senza contare il pregresso degli anni precedenti. All’appello manca mezzo milione di euro. Il Comune, come avviene anche per altre comunità sparse per il capoluogo, eroga i soldi a singhiozzo e a farne principalmente le spese è stata proprio una delle associazioni più attive sul territorio che con due diverse comunità e strutture destinate al reinserimento di minori e giovani a rischio, invece, non ha mai interrotto il proprio servizio a favore dei più deboli.  “La risposta di certe istituzioni – dichiara padre Giuseppe Anzalone – si è rivelata povera, frastagliata, saltuaria e inadempiente, con quei tavoli di lavoro continuamente disattesi. Un Comune su tutti, quello nisseno, dove pure abbiamo trovato nei servizi sociali degli interlocutori disponibili che si sono adoperati per la sopravvivenza delle due comunità nel corso dell’anno 2012-2013. Poi improvvisamente le rette si sono fermate al maggio scorso senza contare il pesantissimo credito pregresso vantato dall’associazione proprio nei confronti del Comune di Caltanissetta. Che fare? Galleggiare, col grave rischio di affondare e di chiudere i battenti? Adire per le vie legali? Venire alla ribalta con una pubblica ed eclatante protesta? Di certo il pozzo è esaurito e serve una consistente liquidità immediata per non incorrere  nel taglio della luce e del gas e se si vuole scongiurare la chiusura delle due comunità alloggio”. La replica dell’assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Firrone è arrivata a stretto giro di posta: “Queste cinquecentomila euro – dichiara l’assessore – sono relative a rette non pagate dal 2008 al 2011. Adesso abbiamo dovuto fare il riequilibrio di bilancio che è stato approvato oggi dalla giunta e abbiamo pronta la delibera per la liquidazione di questo debito fuori bilancio che sarà portata all’esame del prossimo consiglio comunale. Squilibrio dovuto per altro al fatto che c’è stato un aumento di trenta minori immigrati abbandonati e un taglio del 25 per cento di trasferimenti regionali. Non riesco a capire come ci si lamenti dal momento che questa amministrazione ha sistemato tutto agendo secondo correttezza amministrativa e a tutela di tutti”.

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