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La maggioranza boccia la proposta di diminuzione dell’Irpef. E’ la più alta in provincia

Redazione

La maggioranza boccia la proposta di diminuzione dell’Irpef. E’ la più alta in provincia

Ven, 02/08/2013 - 08:38

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SAN CATALDO – La maggioranza decide di non alleviare la pressione fiscale. Nel consiglio comunale di mercoledì sera in otto (Marcello Frattallone, Maurizio Lombardo, Franco Cagnina, Salvatore Pirrello, Salvatore Citrano, Ernesto Gattuso, Carlo Raimondi, Cristoforo Amico) contro i quattro presenti in aula per l’opposizione (Romeo Bonsignore, Enzo Calabrese, Domenico Maira e Giuseppe Bonelli), hanno bocciato la proposta, di Riprendiamoci la Città, di diminuire di un punto l’aliquota Irpef (una delle più alte in provincia) dichiarando che al momento l’ente ha bisogno di incrementare le entrate. Bocciata, con la stessa motivazione, anche la proposta di Romeo Bonsignore di suddividere le aliquote Irpef in scaglioni in ragione del reddito. Duri gli attacchi ad amministrazione e maggioranza da parte dei consiglieri Enzo Calabrese e Romeo Bonsignore. “Questi consiglieri – ha dichiarato Calabrese, capogruppo dell’Udc – erano gli stessi che un anno fa contestavano il sindaco Di Forti per l’aumento dell’Irpef. Con che coraggio adesso bocciano queste proposte? Questa maggioranza si mostra ragioniera, attaccata ai numeri e senza voler fare niente che sia minimamente a favore dei cittadini. In questo momento si doveva dare un segnale forte e non è stato fatto”. Stessa cosa ha ribadito il consigliere di Rifondazione Comunista Romeo Bonsignore, che ultimamente insieme al collega Settimio Culora ha tolto il proprio sostegno alla maggioranza. “Si è persa un’occasione – ha dichiarato Bonsignore – per dimostrare di voler alleviare la pressione fiscale, uno dei motivi di maggiore dissidio tra noi e questa giunta. Adesso con l’approvazione del bilancio vedremo se si può “raschiare” qualcosa e riproporremo la diminuzione dell’Irpef”. Vincenzo Naro e Pio Naro hanno criticato l’amministrazione per aver nuovamente ridotto le ore lavorative agli ex precari, adesso stabilizzati.