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Addio alla Nissa: era prevedibile…

Redazione

Addio alla Nissa: era prevedibile…

Mar, 06/08/2013 - 07:48

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CALTANISSETTA – Lo slogan entusiastico era la Nissa ai Nisseni: sì…per farla fallire! Il risultato è stato raggiunto con l’impegno, la perseveranza e l’aiuto (in senso ironico) dell’intera città intesa come amministrazione, imprenditoria e tifoseria. La Nissa ormai è soltanto un ricordo che accompagnerà i discorsi dei nisseni. Negli ultimi giorni, sembrava essersi aperto uno spiraglio che incrementasse le residue possibilità di salvezza societaria, alimentate dall’interessamento di Rudy Maira e di alcuni professionisti. Così dopo lo scorso anno, culminato nella retrocessione in Eccellenza, con una serie di record negativi nazionali che hanno mortificato il blasone della gloriosa Nissa, com’era da qualche tempo ampiamente prevedibile, si è consumata la “sparizione” della prima squadra calcistica cittadina. Ricordiamo con entusiasmo il 16 febbraio 2012 allorquando un gruppo di tifosi dirigenti, capeggiati da Gabriele Roccia, assunse le redini della società biancoscudata: di quel gruppo faceva parte  Luigi Abbate; Calogero La Mendola; Carmelo Milazzo; Alessandro Silverio; Luigi Palermo; Giuseppe Stella. Poi progressivamente le vicende di questa dirigenza sono state avvolte da una fitta nebbia informativa: non si sa chi rimaneva in seno alla società o chi non ne faceva più parte. Oggi, 06 agosto 2013, dunque dopo poco più di 17 mesi, il prevedibile risultato: il crack! Della scorsa stagione salviamo soltanto un manipolo di ragazzini che hanno tenuto alto il nome del capoluogo nisseno, sul resto speriamo cali presto l’oblio. Debiti, menzogne, conferenze stampa indette ma mai realizzate, quadri debitori o pseudo tali in cui per rendersi conto della verità, forse sarebbe servito l’aiuto del mago Otelma. Un coagulo di situazioni “incredibili”:  l’unico dato credibile è stato l’addio alla Nissa. Adesso come di consueto i bar e le vie del capoluogo nisseno si riempiranno di chiacchiere concernenti questo evento, cercando di trovare i responsabili o con il tentativo di chi ha avuto colpe di trovare credibili giustificazioni.

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