Salute

Totò Pecoraro: “Caro Sindaco le scrivo perchè le voglio bene”

Redazione

Totò Pecoraro: “Caro Sindaco le scrivo perchè le voglio bene”

Mer, 27/03/2013 - 11:04

Condividi su:

CALTANISSETTA – Caro Sindaco Campisi, facendo seguito alla lettera di circa un mese fa Le scrivo nuovamente perchè, come già detto, Le voglio bene.

Però caro Sindaco io, come ho avuto modo di dirLe, non le voglio nuocere ma Lei ce la mette tutta per essere attaccato, sia politicamente che personalmente. Mi riferisco, ancora una volta, allo stato pietoso in cui versa la nostra città.

Dalle mie segnalazioni (fatte pure presso il Comando dei VV.UU.) sulla mancanza delle strisce pedonali lungo tutta la trafficatissima (e lunghissima!) via F. Paladini, sono passati diversi mesi senza avere nessun risultato da parte della sua Amministrazione. Le strisce, oramai inesistenti, provocano continui pericoli di investimento dei poveri pedoni. E’ cronaca di questi giorni che alcuni investimenti di pedoni si sono verificati e, ancora una volta, per incuria degli interessati le richieste di risarcimento danni sono state avanzate solo nei confronti delle compagnie assicurative. Ed ancora una volta mi chiedo, sino a quando il Comune la farà franca?

Un altro problema, che sta divenendo annoso, è quello dello stato del manto stradale in moltissime vie cittadine ( e non sono bastate le iniziative dei cittadini su facebook con la rubrica “Adotta una buca..”) dove le scaffe si stanno trasformando in vere e proprie voragini, con danno immediato agli ammortizzatori delle vetture e pericolo continuo di incidenti, visto che gli automobilisti sono costretti a fare delle vere e proprie gincane per scansare le buche, spostandosi a destra e a manca lungo le carreggiate.

Sorvolando, infine, su numerosi altri problemi che la sua Giunta potrebbe facilmente risolvere solo se fossero attenzionati con un minimo di scrupolo, voglio concludere questa mia sulla Sua mancata revoca a Caltaqua s.p.a. del contratto relativo al servizio (ma si può chiamare ancora così?) delle autobotti per portare l’acqua potabile ai cittadini nisseni sforniti (sempre a causa dell’incuria degli amministratori comunali) di rete idrica. Come Le ho già detto, verrebbe da ridere se la farsa non stesse diventando tragedia, ma il servizio pubblico delle autobotti di acqua potabile è stato interrotto da ben sette mesi e non sono servite le denunce penali fatte dai cittadini interessati contro i funzionari di Caltaqua, a ripristinare l’essenziale servizio.

Il Comitato di Gibil Habib, circa un mese fa, si è persino rivolto al Prefetto, affinchè intervenisse con la sua autorevole opera di intermediazione, ma anche tale via si sta rivelando essere un classico “vicolo cieco”, dal momento che anche l’Illustrissimo signor Prefetto sembra essere a tutt’altre faccende affaccendato.

Però, si ribadisce, cosa aspetta il Comune? Forse quella famigerata denuncia del Sindaco all’Autorità Giudiziaria (promessa e mai attuata) per riprendere un servizio che è di esclusiva competenza comunale?

Egregio signor Sindaco Campisi, le confermo che io le voglio bene, perciò non le voglio nuocere e ritengo davvero che lei sia una persona per bene ed intelligente. Non crede però che sia venuto il momento di dimostrarlo ai cittadini nisseni?

Caltanissetta, 27.03.2013

Totò Pecoraro